La Nuova Sardegna

Oristano

Fasce fluviali, per Terralba nuova delusione

Fasce fluviali, per Terralba nuova delusione

Il sindaco ha incontrato l’Autorità di bacino che ha accolto la relazione più restrittiva sul piano stralcio

24 luglio 2013
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TERRALBA. Non sono certamente le parole che avrebbe voluto sentire: non è stato confortante l’incontro tra l’Autorità di bacino e il sindaco Pietro Paolo Piras riguardo alla situazione del rischio idrogeologico del territorio. Ieri mattina infatti il primo cittadino è stato invitato a un incontro con il comitato, richiesto da tempo per discutere della situazione del piano stralcio fasce fluviali. Ma mentre l’amministrazione e la cittadinanza speravano in un accoglimento delle modifiche dello studio redatto dalla Ipros, i tecnici dell’Autorità di bacino hanno confermato le proprie posizioni: lo studio più attendibile è quello redatto dai tecnici incaricati dalla Regione. «Speravamo che i tecnici avessero preso atto del nostro ultimo studio, invece sono rimasti fermi sulle loro posizioni, anche se non hanno sentito i tecnici che hanno redatto il piano per avere una risposta alle nostre osservazioni è evidente che intendono confermare la loro posizione», racconta il sindaco. «Ora aspettiamo che la parte politica dell’Autorità si pronunci ufficialmente, sicuramente lo farà a breve». Il sindaco non sembra possibilità sull’accoglimento delle proposte del comune di Terralba. «Ora la parola spetta a loro, se approveranno il piano stralcio fluviali così com’è noi avremo comunque il tempo di presentare le nostre osservazioni prima che vengano applicati i vincoli» continua Piras. «Poi naturalmente proseguiremo con il ricorso al Tribunale delle acque, la prossima udienza è fissata per ottobre, e il giudice ha promesso che entro marzo ci sarà la sentenza definitiva». Dopo quest’incontro i vincoli sul territorio sembrano quindi farsi sempre più vicini, con tutto il carico di preoccupazione per le conseguenze sull’economia del territorio, che già soffre grandemente gli effetti della crisi. Vista la posizione della Regione, ora le aspettative di chi appoggia lo studio redatto dal Comune, che grava con vincoli meno pesanti il territorio rispetto a quello della Regione, è quella di attendere la sentenza del tribunale delle acque. Intanto proprio ieri è stato siglato nella sede della Regione il protocollo d’intesa tra l’Autorità di Bacino della Sardegna, rappresentata dall’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, e l’Anci Sardegna, rappresentata dal presidente Cristiano Erriu, per il conferimento ai Comuni di una serie di funzioni e compiti in materia di assetto idrogeologico. L’obiettivo è anche quello di favorire una maggiore sensibilizzazione degli enti locali nella difesa del suolo indispensabile per portare avanti una politica di prevenzione del rischio condivisa. Resteranno di competenza dell’Autorità di Bacino il controllo e la gestione della pianificazione a livello regionale. Un accordo che nella cittadina assume un sapore particolare.

Cristina Diana

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