La Nuova Sardegna

Il boom di primavera

Il ponte del Primo maggio chiama i turisti e la stagione in Sardegna parte bene

di Salvatore Santoni
Il ponte del Primo maggio chiama i turisti e la stagione in Sardegna parte bene

Metà degli alberghi sardi ha già aperto i battenti. Ostelli e bed and breakfast prenotati al 65 per cento

27 aprile 2024
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Sassari I terminal che pullulano di trolley, le strutture extralberghiere che si mettono alle spalle quella sensazione di torpore invernale e le compagnie di autonoleggio prese d’assalto. È il primo assaggio d’estate quello che respira negli aeroporti e nei centri più grandi dell’isola per il ponte lungo tra il 25 aprile e il primo maggio.

Alberghi aperti Il presidente di Federalberghi Sardegna non ha dubbi sul significato dei numeri di questa settimana. «È un ponte che dà il via alla stagione turistica – dice Paolo Manca –. Abbiamo avuto numeri interessanti, considerando che buona parte degli alberghi, circa il 50%, hanno aperto quando solitamente in questo periodo la percentuale si fermava al 20%. Quindi questo ponte rappresenta la vera partenza della stagione molto più della Pasqua. Ora, gradualmente ed entro la fine del mese di maggio, apriranno tutte le strutture».

Gli albergatori sardi si aspettano una stagione estiva forse anche migliore dell’ultima. «Le previsioni promettono bene – riprende Manca –. Ci sono stati molti anticipi di prenotazione e resta da capire se si tratta di un anticipo soltanto legato al risparmio oppure se si tratta di un incremento di scelta per la Sardegna. Se anche la richiesta di last minute rimarrà importante allora ci sarà senza dubbio una crescita dei numeri rispetto allo scorso anno».

Bed and breakfast «Direi che la situazione è positiva – spiega Maurizio Battelli, fondatore e Ceo di Sardinia Co-Hosting e presidente dell’associazione Extra –. Sicuramente, questo lungo ponte dal 25 aprile quasi al primo maggio, ha funzionato. Per quanto riguarda le prenotazioni sia in città ma anche sulla costa comincia a vedersi un buon riscontro. Questo discorso vale sia nel nord sia nel sud Sardegna. I numeri sulle prenotazioni sono soddisfacenti: parliamo infatti di un circa 65% di occupazione su tutta la città di Cagliari e anche ad Alghero è andata molto bene». Il turista tipo del ponte di fine aprile è prima di tutto l’italiano che con una manciata di ferie piazzate in giornate strategiche si è garantito una micro vacanza di una settimana. Ma tra le presenze che si registrano nelle strutture ricettive in realtà sono in maggioranza gli stranieri. «Sì – riprende Battelli – è così. L’avvio dei voli dalle capitali europee si è sentito subito. Questo ponte è il primo assaggio dei dati della stagione, anche perché a Pasqua i numeri sono stati quasi nulli. Per quanto riguarda l’estate, le previsioni che abbiamo in mano oggi sono in linea con quelli dell’anno scorso, e quindi direi che quella che ci attende dovrebbe essere una stagione positiva».

Molti stranieri «A Cagliari, forse anche per colpa del maltempo, non c’è stato il pienone che ci aspettavamo – spiega Laura Zazzara, la presidente dell’associazione “B&b in Cagliari e Sardegna” –. Da un rapido confronto con i colleghi emerge che la percentuale di riempimento dei bed and breakfast è di circa il 50%». E ancora: «La nostra ipotesi è che la scelta fatta quest’anno a Cagliari, che di solito ha numeri alti per Sant’Efisio, di non mettere gli spalti abbia allontano un po’ i turisti. E anche le previsioni di pioggia per il primo maggio hanno sicuramente influito nelle prenotazioni. In ogni caso questo ponte lungo è stato molto meglio di Pasqua, dove tra l’altro non avevamo ancora collegamenti aerei. È grazie ai voli che stanno arrivando abbastanza stranieri, soprattutto inglesi, tedeschi e olandesi. C’è poi un dato in aumento degli americani, che sono arrivati anche lo scorso anno ma ora sembrano in aumento».

E infine una proposta. «L’unico rammarico – conclude Zazzara – è sempre il solito: il Sud Sardegna è attrezzato per vivere di turismo tutto l’anno e quindi servirebbe un’offerta di voli invernali. Su Cagliari, per dirne una, che è meta molto apprezzata dai tedeschi, quest’inverno non avevamo un volo dalla Germania. Se c’è una cosa che mi sento di chiedere al nuovo assessore regionale al Turismo è questa: cominciamo a spalmare l’offerta su più mesi, Cagliari ha una spiaggia aperta tutto l’anno. Servono soltanto le rotte per farci arrivare i turisti».

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