La Nuova Sardegna

Sassari

Cala la tassa rifiuti: ma per le famiglie il risparmio è un euro

di Vincenzo Garofalo
Cala la tassa rifiuti: ma per le famiglie il risparmio è un euro

Lo sconto sarà invece più consistente per le imprese Un ristorante potrà godere di un ribasso di circa 180 euro

08 aprile 2017
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SASSARI. Dolce sorpresa nell’uovo di Pasqua dei sassaresi: il Comune ha abbassato la tariffa rifiuti. Un ribasso approvato ieri a maggioranza dalla Commissione bilancio di Palazzo ducale, che inciderà poco sulle famiglie ma che agevolerà soprattutto le imprese.

«Non stiamo parlando certo di cifre per cui si possa stappare lo champagne, ma in ogni caso la riduzione della tariffa vuole essere un segnale di attenzione verso i cittadini, in un momento di crisi economica come questo che stiamo affrontando», ha spiegato evitando trionfalismi l’assessore alle Politiche finanziarie, Simone Campus, illustrando le novità della Tari per il 2017.

A favorire l’alleggerimento della tariffa ha contributo un tesoretto di 830 mila euro risparmiati lo scorso anno nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Risparmi che sono stati spalmati quest’anno su tutti i contribuenti: «Sono soldi dei cittadini che abbiamo il dovere di restituire loro», ha detto ancora l’assessore, affiancato in sala commissioni dal collega Fabio Pinna, assessore all’Ambiente. Ma ecco in soldoni quanto risparmieranno i sassaresi con la Tari rispetto all’anno passato: per i nuclei famigliari le economie saranno davvero minime; secondo le simulazioni degli uffici comunali, la tariffa calerà dallo 0,77 per cento (per i nuclei con una sola persona), fino allo 0,84 per cento (per le famiglie composte da sei o più persone). Ossia, combinando i dati con ipotetiche superfici degli appartamenti, il risparmio oscillerà tra i 98 centesimi e i 3,23 euro. Cifre irrisorie che diventano però più consistenti quando l’obiettivo è puntato sulle utenze non domestiche, ovvero sulle imprese. Negozianti, bar, ristoranti e tutte le attività produttive e commerciali potranno avvantaggiarsi di un ribasso medio (con piccole differenze a seconda della categoria) del 4,45 per cento. Secondo le simulazioni formulate dal settore tributi a titolo di esempio, un albergo ristorante con una superficie di 1.500 metri quadrati risparmierà nel 2017 la bellezza di 525 euro sulla Tari; un ristorante di 180 metri quadri pagherà 176,40 euro in meno, un bar di 70 metri quadrati 51,10 euro, e un negozio di frutta e verdura con 50 metri quadri di locale potrà mettere da parte 63 euro. Oltre all’introduzione delle nuove tariffe, sono state confermate le riduzioni già previste lo scorso anno, che saranno totali (del cento per cento) per alcune categorie di utenti, per esempio per le famiglie svantaggiate, in stato di estrema povertà accertato dai Servizi sociali. Qui però la situazione è delicata e mancano certezze: il Comune, che copre le riduzioni con fondi del Bilancio, ha disponibili solo 60 mila euro. Somma che non sarà sufficiente per soddisfare tutte le agevolazioni degli aventi diritto. «Il ribasso delle tariffe è stato possibile grazie al lavoro e all’impegno della struttura, in particolare dell’assessorato all’Ambiente e del mio predecessore al Bilancio, Alessio Marras», ha concluso Campus. Le nuove tariffe non hanno però convinto l’opposizione che, escluso Enrico Sini, ha espresso voto contrario sulla pratica: «Non ci facciamo prendere in giro da chi vuol far passare la restituzione di 1 euro a persona, che poi diventano 50 centesimi nei nuclei familiari di 6 e più, come un risultato positivo, che per noi non è nemmeno sufficiente», ha spiegato il capogruppo del M5S, e vicepresidente della commissione Bilancio, Maurilio Murru.

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