La Nuova Sardegna

Sassari

Il “Tartalife” per salvare le tartarughe

PORTO TORRES. Il Parco nazionale dell’Asinara, nell’ambito del progetto Tartalife, intende promuovere la sperimentazione sull’efficacia degli ami circolari nella pesca del pesce spada per ridurre la...

30 marzo 2017
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PORTO TORRES. Il Parco nazionale dell’Asinara, nell’ambito del progetto Tartalife, intende promuovere la sperimentazione sull’efficacia degli ami circolari nella pesca del pesce spada per ridurre la mortalità delle tartarughe marine a seguito dell’attività di pesca. Le domande di partecipazione alle attività di sperimentazione dovranno essere presentate entro domani alle 11 all’ufficio protocollo dell’Ente Parco, in via Josto, tramite servizio postale, corriere abilitato o a mano: per informazioni è possibile contattare i referenti del progetto Aldo Zanello e Vittorio Gazale. La sperimentazione è rivolta agli operatori di pesca con licenza all’utilizzo di palangari per pesce spada ed è stata estesa alle marinerie del nord Sardegna distribuite tra Porto Torres, Stintino, Alghero e Castelsardo. L’uso degli ami circolari si è infatti dimostrato efficace non solo per facilitare la cura e il recupero delle tartarughe che rimangono ferite, ma anche per evitare possibili diminuzioni di pescato causate dalla particolare forma degli ami utilizzati. Uno dei fattori principali che determinano la diminuzione delle popolazioni è rappresentato proprio dall’interazione accidentale delle tartarughe con le attrezzature da pesca. La sperimentazione dell’Ente Parco si propone quindi di integrare i dati già raccolti in altre regioni italiane e di fornire ulteriori informazioni riguardo l’efficacia degli ami circolari. (g.m.)

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