La Nuova Sardegna

Sassari

Fronte comune contro i vandali Il Movimento: «Più sicurezza»

di Gavino Masia

Wheeler condanna i raid ma giudica inaccettabile l’evocazione delle ronde e il ricorso alla violenza Danni al patrimonio pubblico e privato e all’immagine della città: chiesto il potenziamento dei servizi

08 febbraio 2017
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PORTO TORRES. Il giorno dopo gli atti vandalici compiuti da ignoti all’esterno della Stazione marittima “Nino Pala” – con condanna unanime da parte di tutta la comunità – si scatenano le reazioni contrastanti da parte di associazioni politiche e amministratori sul comportamento da adottare per prevenire quanto di brutto sta accadendo. Da una parte interviene l’associazione politico-culturale Il Movimento lanciando l’allarme sugli atti vandalici contro i beni pubblici, che hanno raggiunto limiti non più tollerabili, e proponendo provocatoriamente «di affiancare alle forze dell’ordine anche le ronde cittadine per i controlli notturni». Dall’altra, a distanza di ore, risponde il sindaco Sean Wheeler, che condanna gli atti vandalici ma nel contempo giudica «inaccettabile anche quanto scritto su facebook da coloro che evocano richiami alle ronde e all'uso della violenza».

Per Il Movimento, con le sole ridotte capacità di intervento della macchina comunale, nonostante il prezioso aiuto delle forze dell’ordine, «non si riesce purtroppo a frenare e a reprimere, come invece sarebbe auspicabile e necessario visto quanto accaduto, quest’ondata di barbarie e di inciviltà che sta coinvolgendo tutto il territorio comunale». La constatazione è che «vengono menomati i servizi al cittadino, viene inquinato il decoro urbano e viene alterato, se non ridotto, il senso stesso di sicurezza nella popolazione». Azioni di furia incivile che hanno superato da tempo i livelli di guardia, insomma, e che stanno recando anche un danno di immagine a una comunità che fa fatica a rialzarsi considerando la grave crisi economica e sociale che investe tutto il territorio. «Servono tuttavia ulteriori iniziative finalizzate alla repressione di questi reati – conclude Il Movimento – e, soprattutto, serve maggiore presa di posizione, senza se e senza ma, da parte del sindaco: eventualmente anche attraverso dei turni di 24 ore della polizia locale per controllare un territorio così vasto e complesso, da tempo inserito tra quelli a rischio di microcriminalità». Il primo cittadino, dialogando con gli altri sindaci, ha avuto modo di riscontrare che quello degli atti vandalici sul bene pubblico è un problema purtroppo comune a tutti i territori: «Ci sono fattori educativi e sociali che non sempre possono essere pienamente controllabili e mi appello ai cittadini e alle famiglie di Porto Torres: deve crescere il senso di responsabilità, dobbiamo trasmetterlo ai nostri figli ed eventualmente dobbiamo essere pronti a correggere i loro comportamenti».

Per Wheeler gli edifici, le panchine, i marciapiedi, le aiuole, le spiagge, le aree verdi sono di tutti e ogni danno causato al patrimonio comunale e all'ambiente è un danno che si paga con i soldi pubblici. Nelle scorse settimane il sindaco ha chiesto alle forze dell'ordine e alla polizia locale di incrementare i controlli: i pattugliamenti sono effettivamente aumentati, ma probabilmente sono necessari ulteriori strumenti. «Solleciterò nuovamente la Prefettura per avere l'autorizzazione ad avvalerci di associazioni qualificate a svolgere un supporto per la sicurezza in città nelle ore notturne – conclude il sindaco – e nel frattempo, in collaborazione con la Provincia, stiamo cercando di incrementare ulteriormente la dotazione di telecamere in città: ci stiamo confrontando continuamente con tutte le istituzioni competenti, che sono ben consce del problema, ma invito tutti (cittadini, esponenti politici, consiglieri comunali) a pesare le parole prima che queste creino delle conseguenze ancora più gravi». Un clima di veleni e tensioni su troppi fronti che purtroppo rischia di alimentare degrado e illegalità.

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