La Nuova Sardegna

Sassari

Frane sulla costa, ci sono i finanziamenti

di Salvatore Santoni
Frane sulla costa, ci sono i finanziamenti

La Regione ha stanziato 400mila euro per la messa in sicurezza della falesia di Marritza. Previsti interventi per 2,4 milioni

23 novembre 2014
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SORSO. Quattrocentomila euro per la messa in sicurezza della falesia di Marritza. È l’entità dello stanziamento deliberato venerdì mattina dalla giunta regionale, guidata da Francesco Pigliaru, a favore del Comune di Sorso. Gli interventi prevedono i lavori d’urgenza per scongiurare ulteriori danni causati dai continui crolli del costone che si affaccia sul Golfo dell’Asinara. Nel frattempo, un’idea di progetto per arrestate il fenomeno dell’erosione con i cosiddetti “geotubi” giace nei cassetti dell’amministrazione comunale dal 2011, stoppato a fine 2013 per mancanza di fondi. «Siamo pronti a ragionare su prossimi stanziamenti, ma da Sorso non è arrivato nessun progetto», fanno sapere dalla Direzione generale dell’assessorato regionale all’Ambiente.

Finanziamenti. Un primo stanziamento per le situazioni critiche in tema di danni causati da erosione era arrivato con la delibera di giunta regionale 25/7 del 2 luglio 2014, che ha stabilito la realizzazione del quinto stralcio del "Programma di interventi urgenti in difesa della fascia costiera dai fenomeni di erosione e dissesto geomorfologico". La programmazione degli interventi proposta dall’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano, prevede lavori complessivi per 2,4milioni di euro. Di questi, sono 400mila gli euro che la giunta regionale venerdì mattina ha scelto di destinare al Comune di Sorso: serviranno a eseguire «interventi urgenti di messa in sicurezza del litorale di Marritza».

Geotube. Lo studio di fattibilità denominato “Difesa dell’arenile di Sorso mediante posa di elementi in tessuto di polipropilene” è stato redatto dall’ingegnere savonese Franco Ferrando nel 2011, su commissione del Comune di Sorso. Si tratta di una trentina di pagine che analizzano il contesto dell’intera fascia costiera di Platamona e propongono possibili soluzioni per fermare l’avanzare dell’erosione. È uno studio d’insieme, come tale da approfondire in fase di progettazione preliminare ma che in sostanza emana un primo verdetto: dalla posa dei geotubi ne gioverebbe l’intero litorale. La logica è quella di fungere da freno alla forza del mare, installando una barriera sul fondo del mare, a poche decine di metri da riva. Lo studio suggerisce la posa dei geotubi, vale a dire salsicciotti di polipropilene caricati con sabbia autoctona, che sostituirebbero la più classica catena di massi, per sua natura di difficile installazione e anche costosa in termini economici.

Costi. Per l’attuazione del progetto “Geotube” su tutta la fascia costiera, è stata stimata una spesa di circa 4,5milioni di euro, mentre per proteggere il litorale nelle tre macro aree identificate a Platamona, Marina di Sorso e Marritza, basterebbero poco più di 1milione di euro. E ancora, per proteggere soltanto i 400 metri prospicienti alla zona critica di Marritza, servirebbero circa 220mila euro (più qualche altra spesa per la progettazione). Il progetto è stato stoppato dall’amministrazione guidata da Giuseppe Morghen nel dicembre 2013, senza però proporre alternativa. E infatti, dalla Regione fanno sapere che sul tema «non risulta alcun progetto del Comune di Sorso in attesa di finanziamento».

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