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Sassari

Sardegna Tirocini, nuovo bando: parte la corsa agli stage a 400 euro

di Chiaramaria Pinna
Sardegna Tirocini, nuovo bando: parte la corsa agli stage a 400 euro

La Regione finanzia 5 milioni. Entro le 10 di stamane i fortunati che arriveranno per primi potranno frequentare per sei mesi un’azienda pubblica o privata sperando di essere assunti

15 gennaio 2013
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SASSARI. «Dai dai ce la faccio, clicca dai clicca fammi aprire accidenti! Noooo. Sììììì ce l’ho fatta!!». E’ la sintesi di quella che sarà la selezione per partecipare ai tirocini della Regione aperta ieri dopo le 20 e che finisce oggi alle 10. E come in uno dei giochi più crudeli dei bambini «chi tardi arriva male alloggia». Peggio: resta fuori. Questo il bando per il quale in migliaia si sono collegati sul sito di Sardegna Tirocini per tutta la notte alla ricerca di un modello che calzasse alle proprie aspettative, dopo che i progetti sono stati messi in rete dalle imprese, per mettere in tasca cinquecento euro lordi, 400 netti, nessuna assicurazione, e neanche un contributo per trentadue ore di impegno alla settimana. Prendere o lasciare. Ma se a offrire l’opportunità è la Regione anche quella che sembra la più indecente delle proposte di lavoro diventa ambita, e se si ammanta del titolo di Tirocinio formativo ad accorrere sono in migliaia. E’ l’ultima tranche, 5 milioni di euro, del Por 2007-2013 del Fondo sociale europeo. Per quanto possa sembrare incredibile, non pochi di quanti hanno partecipato alla precedente esperienza conclusa pochi mesi fa, vorrebbero rimettersi in gioco. «Cosa impossibile – dicono all’Assessorato al lavoro – non può ripetersi, perchè il percorso formativo è concluso, a che serve ripeterlo?». Non regge la risposta più immediata: portare a casa i soldi per una bolletta e qualche chilo di pane.

Contemporaneamente sono aumentate le aziende pubbliche e private che richiedono tirocinanti, ma di queste più di una non è mossa da filantropia, nè da senso civico del dovere ma piuttosto dall’idea di poter risparmiare sul personale non pagando stipendi nè assicurazione.

C’è però un’azienda il cui iter potrebbe diventare un suggerimento utile anche per la Regione: l’Azienda ospedaliera mista di Sassari. Ieri la commissione presieduta dal direttore sanitario, il professor Francesco Tanda, ha presentato dieci progetti non casuali ma strettamente e finalizzi. «Abbiamo valutato qual’è il nostro potenziale formativo – spiega – e in base a questo elemento e alle necessità non a brevissimo termine dell’azienda abbiamo puntato su biologi, tecnici, tecnici di radioterapia, periti chimici, ausiliari. Riteniamo che sia giusto così». Che significa: i ragazzi avranno davvero un tutor «altrimenti – spiega Tanda – si rischia di fargli del male». Tra i fortunati ci sarà anche uno che si dedicherà a un microscopio elettronico di ultimissima generazione appena acquistato dall’Azienda. «In questo modo – aggiunge Francesco Tanda – formeremo una figura che risponderà, (ma anche gli altri), a un’esigenza oggettiva dell’azienda». Il cruccio del professore lontano anni luce da clientelismi e politica è che il tirocinio sia troppo breve: «Per formare i giovani – spiega – occorrerebbe almeno il doppio del tempo». Lui crede davvero nella formazione e con questo spirito con i colleghi ha individuato le nuove figure e aggiunge che «se dovesse esserci una deroga potremmo offrire altre occasioni». I giovani non mancheranno, anzi, sono già lì, collegati al sito, come gli uccellini nel nido, e aspettano uno, due, tre professor Tanda.

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