La Nuova Sardegna

BONARCADO. La filiera delle ciliegie di Bonarcado ha già interessanti potenzialità. Secondo i calcoli elaborati da Comune e Coldiretti, la dimensione economica, attualmente si attesta a 1 milione e 800 mila euro. Che sembrerebbero tanti, se non si tenesse in considerazione che il numero di ciliegi è limitato ad appena 20 mila alberi, suddivisi fra ben 180 operatori e aziende. Per capire meglio quanto la frammentazione delle aziende incida negativamente, basta tenere in considerazione che la potenzialità produttiva, in annate favorevoli, attualmente è limitata a 40 mila quintali e che il prezzo medio delle ciliegie, si attesta a 4,50 euro al chilo. Se Bonarcado vorrà, in futuro, diventare la vera capitale sarda delle ciliegie, tanto da poter affrontare un mercato che, come per tutta l’ortofrutta, nell’isola è sbilanciato dalla presenza massiccia dalle importazioni (il 60 per cento dei prodotti consumati provengono da fuori Sardegna) dovrà necessariamente estendere le coltivazioni. Maggiori produzioni ma di eccellenza, con la qualità che sarà la reale arma di competizione per poter accedere ai sistemi di distribuzione più moderni.
Estendere la coltivazione dei ciliegi potrebbe rivelarsi anche un buon rimedio contro fenomeni che le aree interne stanno purtroppo subendo come il calo demografico, lo spopolamento, l’emigrazione. «Il rilancio dell’agricoltura nelle nostre zone – dice Serafino Mura, responsabile di Mercato Campagna Amica – non può essere considerato un semplice slogan. Recuperare terre che ora sono incolte attraverso produzioni che diventano economicamente vincenti se adeguatamente supportate, può diventare la scelta più opportuna per contrastare la morte dei nostri paesi». (mi.c.)
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