La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Coltivatore diretto dal 2013, Nicola Graccione un primo miracolo lo può raccontare subito: fra i soci dell’ azienda agricola Antigu Medau, ci sono due milanesi. «Io produco miele e formaggi – è l’esordio – loro li vendono in Lombardia e siamo tutti soddisfatti». Con gli ultimi 32 ettari avuti in affitto dall’Agenzia Agris per i prossimi quindici anni, l’agronomo sardo e i milanesi vogliono ingrandirsi nelle campagne di Narcao, località Serra Concas. Alleveranno altre capre da latte di razza murciana, in Spagna sono le migliori e hanno un alto valore aggiunto, compreranno arnie e proveranno a far salire il fatturato. Il primo nucleo dell’azienda l’ha ereditato, poi con l’arrivo degli amici forestieri, c’è stato il salto decisivo. «Dall’amicizia – racconta – siamo passati quasi subito a discutere d’affari. Abbiamo fatto un tentativo, è andato benino e da quattro anni esportiamo nel Nord Italia». Il prezzo del latte che crolla è un «grande problema, ma se la Regione è dalla tua parte quando pensi di non farcela, poi sperare di non crollare e andare avanti». Vicino a lui è seduto Matteo Cabriolu, 39, che si è aggiudicato i 20 ettari di Giviamolas, a Villasor. Come la pensa non lo nasconde: «Non sopporto che siamo costretti a importare persino le carote. La Sardegna dovrebbe essere autosufficiente, ma se non riusciamo a essere una squadra, è impossibile». La sua idea di filiera è una macchina perfetta: «C’è chi deve produrre e chi si occupa della vendita. Se devi fare le due insieme, non ci riesci e diventi pazzo». A Villacidro la cooperativa di cui è socio, ha diviso i compiti e «oggi siamo noi a coprire il fabbisogno del mercato che ci sta intorno, non più i continentali».