La Nuova Sardegna

Vertenza insularità, il patto dei tre senatori

Uras, ex Sel, Floris, Fi, e Lai del Pd ottengono dal governo il massimo impegno sul caso Sardegna

23 febbraio 2017
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CAGLIARI. Senza pensare alla casacca, hanno ottenuto quello che volevano: l’impegno del governo perché alla Sardegna sia riconosciuto il diritto di non essere più ostaggio dell’insularità. Con questa strategia a tenaglia, i senatori Luciano Uras, gruppo misto, Silvio Lai del Pd ed Emilio Floris di Forza Italia, sono riusciti a far inserire nel decreto per il Sud anche un ordine del giorno a sostegno della Vertenza Sardegna. A questo punto il governo – dopo il voto favorevole di Palazzo Madama – dovrà avviare «tutte le procedure possibili, anche a Bruxelles, perché siano riconosciuti i benefici destinati a superare l’handicap d’essere un’isola». Allo stesso tempo, è scritto nell’ordine del giorno, «la Sardegna dovrà essere messa nelle condizioni di far parte delle reti nazionali ed europee del trasporto, delle telecomunicazioni e dell’energia». Infine, «dovranno esserci condizioni reali per la ripresa dell’occupazione e un forte contrasto alle povertà». Per Luciano Uras «abbiamo ottenuto un passaggio importante e rilanciato, in un solo pacchetto, l’emergenza sarda a livello nazionale. Soprattutto abbiamo recuperato i valori dell'unità del popolo sarda e confidiamo, a questo punto, in una iniziativa robusta della Regione, perché questa vertenza sia di tutti, mentre finora è stata mortificata da divisioni strumentali fondate solo su interessi piccoli e particolari». Secondo Emilio Floris «è proprio dal’ordine del giorno che dobbiamo ripartire per aprire finalmente un tavolo di confronto paritario Stato-Regione, con anche il coinvolgimento delle forze sociali». L’obiettivo è puntare a una nuova battaglia unitaria, come dimostrato dal patto fra i senatori sardi, ed è questa la vera vittoria ottenuta a Palazzo Madama. «Non c’è confusione fra i ruoli della maggioranza e dell’opposizione – è stato il commento di Silvio Lai – ma con un’azione comune abbiamo voluto sollecitare la presa di coscienza collettiva su alcuni obiettivi di sviluppo irrinunciabili». Ora bisognerà vedere quali saranno gli effetti dell’ordine del giorno nella trattativa sulle partite finanziarie e soprattutto capire quando e come il governo spingerà perché l’Europa riconosca alla Sardegna il più volte evocato stato d’insularità.

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