La Nuova Sardegna

La Regione: 40 milioni per i cantieri

di Alfredo Franchini
La Regione: 40 milioni per i cantieri

La giunta accelera la spesa con uno sportello unico e i Comuni rispondono alla novità con 283 domande di finanziamento

06 dicembre 2014
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CAGLIARI. Cambiano le procedure e la giunta accelera la spesa dei Fondi europei, in particolare del Fesr, con 40 milioni di euro. Due i motivi: il principale è cambiare l’attuale modello delle opere cantierabili che vede la Regione senza un ordine sistemico, l’altro è contingente: ci sono 600 milioni di euro (di Fondi precedenti) da spendere entro l’anno prossimo. Ieri, gli assessori Raffaele Paci, Paolo Maninchedda, Cristiano Erriu, e il direttore del Centro di Programmazione, Gianluca Cadeddu, hanno spiegato che i 40 milioni, destinati a progetti di pronta cantierabilità, sono il risultato della nuova procedura, dello «sportello multifunzione» formato da più assessorati: Programmazione, Enti locali, Lavori Pubblici, Ambiente e Turismo.

La condizione era che Comuni e Province presentassero progetti cantierabili da chiudere entro ottobre del prossimo anno. Bene, il bando aperto il 3 dicembre - ha spiegato l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci - ha fatto registrare, in un solo giorno, 283 domande per 140 milioni di euro. «A quel punto, avevamo a disposizione 20 milioni e abbiamo deciso di raddoppiare la cifra».

Lo sportello telematico si chiuderà a gennaio, ma già entro fine anno sarà dato il via libera all'affidamento dei progetti per far partire i bandi entro febbraio 2015 e poter rendincontare i lavori al 30 settembre del prossimo anno. «Entro i prossimi 5 giorni», afferma Paci, «dovremo valutare la coerenza con le linee del Por che riguardano il risparmio energico, il dissesto idrogeologico, gli itinerari tematici, la ristrutturazione del patrimonio architettonico e la riqualificazione dei sistemi ambientali». Secondo Raffaele Paci «è importante per le Unioni dei comuni avere pronti alcuni pacchetti di progetti così come lo è anche per la Regione». Un buon viatico, lo definisce Cristiano Erriu: «Sono state superate le criticità dei bandi a sportello e si è andati verso un automatismo della gestione, con una semplificazione importante». Un successo inaspettato nei numeri.

«È stato superato lo scetticismo sulla possibilità che ci fosse una progettazione definitiva», sostiene Paolo Maninchedda, «è il parco progetti che ci fa vincere e noi, prima di aprire il bando, abbiamo testato il sistema». L’assessore ai Lavori pubblici trae buoni auspici: «I comuni stanno cominciando a capire che investire un po’ di risorse in progettazione fa bene. Tenete conto che saranno immessi nel sistema 40 milioni di euro da rendicontare entro settembre dell’anno prossimo». La Regione chiede ai Comuni di interagire e il meccanismo funziona perché soprattutto perché esiste un centro unico di responsabilità amministrativa.

«La procedura sarà uno spartiacque dell'agire amministrativo», afferma Gianluca Cadeddu. Anche perché ora tocca ai Comuni: «Entro Natale ci saranno gli atti di delega e gli enti locali dovranno trasformare i progetti in definitivi in 30 giorni», spiega il direttore del Centro di programmazione. Le linee che hanno attirato maggiormente l'attenzione degli enti locali sono quelle del risparmio energetico e della ristrutturazione del patrimonio architettonico, (oltre 90 domande). I territori più attivi sono quelli dell'Oristanese, Sassarese e Nuorese, protagonisti i piccoli comuni.

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