La Nuova Sardegna

Per le vittime dell’alluvione Van De Sfroos e Tazenda insieme

MILANO. Saranno interamente destinati alla gente di Bittii fondi raccolti con il concerto “Insieme per la Sardegna”: ad annunciarlo è Stefano Maullu, presidente dell’associazione Ambasciata di...

15 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





MILANO. Saranno interamente destinati alla gente di Bittii fondi raccolti con il concerto “Insieme per la Sardegna”: ad annunciarlo è Stefano Maullu, presidente dell’associazione Ambasciata di Sardegna che organizza l’evento in calendario per domenica 19, dalle 16.30, al Teatro Dal Verme. Assieme a Maullu stamattina (sempre al Dal Verme) a presentare l’iniziativa ci saranno i protagonisti del concerto: Davide Van De Sfroos e Nicola Nite dei Tazenda, a cui domenica si aggiungerà Beppe Dettori. Tre nomi legati dalla stessa passione: l’amore per la propria terra, per le proprie radici e identità. Un sentimento che bene si accompagna alla solidarietà, all’aiuto, alla mano tesa verso quanti hanno più bisogno. Come chi in Sardegna soffre ancora gli effetti dell’alluvione del novembre scorso.

Come la gente di Bitti, tra le zone più duramente provate dalla sciagura, e dove ancora manca all’appello un cittadino, disperso dal giorno dell’alluvione. Per questo a cantare insieme, domenica 19 sul palco del Teatro Dal Verme, l’Ambasciata di Sardegna ha invitato artisti che conoscono bene l’umanità delle persone comuni, che siano gli abitanti di un’isola colpita da una tragedia o che sia gente di lago, alle prese con la crisi del lavoro e dell’industria.

«La terribile alluvione che ha duramente colpito la Sardegna ha aperto una ferita nel cuore di ognuno di noi – ricorda Stefano Maullu – e ci ha spinti ad organizzare questo concerto benefico per portare un aiuto concreto alle popolazioni colpite da un avvenimento tanto drammatico». «È un concerto – dice Davide Van De Sfroos – nato per aiutare la Sardegna a guarire le sue ferite, rimanendo Sardegna, isola sospirante, spesso visitata, sempre sognata».

«Come musicisti – spiegano i Tazenda – ci teniamo a partecipare a questo evento immaginando di compiere uno di quegli antichi riti popolari, una cerimonia in cui si propizia la fortuna e il benessere per tutti». “Abba” – sottolinea Beppe Dettori – in sardo significa acqua. È l’elemento naturale che ricopre gran parte della superfice terrestre. Accadono cose, però, che vanno oltre la nostra comprensione e per placare la nostra paura cerchiamo di trovare spiegazioni e cause alla tragedia e al terrore della potenza devastatrice dell’acqua. Malcontento e senso di oppressione che rimpiccioliscono di fronte alla “madre di armonia” che straripa nelle nostre vite e sa tornare alla sua delicatezza rendendoci, ancora una volta, così minuscoli e indifesi... ma parte di essa». «È difficile poter arrivare a comprendere cosa abbia significato vivere sulla propria pelle una sciagura come questa – aggiunge Maullu – e sarà impossibile, sicuramente, dimenticare».

In Primo Piano
La siccità nell'isola

Acqua, bacini a secco in Sardegna: partono i razionamenti

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative