La Nuova Sardegna

Voci di Maggio, dall’etno al rock

di Antonello Palmas
Voci di Maggio, dall’etno al rock

A Olbia il 1° e il 2 giugno, la kermesse degli Istentales con Vecchioni e Finardi

24 maggio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il parco Fausto Noce, il più grande polmone verde di Olbia, diventerà piccolo per il popolo sardo dell'etnorock, che si mescolerà agli appassionati dei cantautori e a quelli della musica tradizionale in una miscela improbabile ma destinata a funzionare. Per la tredicesima volta, tante sono le puntate di Voci di Maggio, la grande kermesse di due giorni (ingresso libero) che per la prima volta esce dai confini del Nuorese e il 1° e 2 giugno farà tappa nel capoluogo gallurese: Roberto Vecchioni e Eugenio Finardi ne saranno le stelle. La fase itinerante della manifestazione musicale (ma non solo) ideata dall'allevatore-rocker Gigi Sanna, frontman degli Istentales, ha cominciato la sua fase itinerante lo scorso anno a Orosei con un boom di 13mila presenze, ma non è mai scesa sotto le 10mila e la puntata olbiese promette molto bene. Oltre ai due cantautori e agli Istentales, per il concertone del sabato (21.00, presenta Giuliano Marongiu) è stata prevista la presenza dei Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, di Maria Luisa Congiu, degli Amici del folklore, coro "Sos Astores", tenores "Bustianu Satta", Zirichiltaggia, Francesca Lai e Zeroventi. Indubbio però che la vera attrazione sarà la presenza in contemporanea di due personaggi come Vecchioni e Finardi, innamorati della Sardegna più vera, e non di quella delle vacanze.

Nel corso della presentazione avvenuta ieri in Provincia, alla presenza tra gli altri del sindaco Gianni Govannelli e del vicepresidente della Provincia Pietro Carzedda, Gigi Sanna ha ringraziato «tutti quegli enti che hanno collaborato in un clima di grande crisi: cerchiamo di creare un indotto che per qualche giorno dia ossigeno a alberghi, ristoranti, negozi. Abbiamo trovato grande disponibilità dalle istituzioni, senza provincialismi, fatto di cui vado fiero»: tra le altre, Regione, Provincia, Comune, Fondazione Banco di Sardegna, Coldiretti, Cna.

Ma oltre la musica “Voci di maggio” sarà anche altro: «Mi appassiona l'idea di proporre la tosatura – dice Sanna – , per di più in una terra di mare dove la pecora non primeggia tra le attività. Inoltre 150 ragazzi di cinque scuole saranno coinvolti nel progetto "Sonos, paraulas e ballos", siamo già stati da loro a per parlargli della necessità di conservare la lingua, che sia quella gallurese o un'altra». Si esibiranno tutti assieme in uno scottis, la danza degli stazzi. Domenica (20.00), dopo uno spazio dedicato al folk e alla musica tradizionale, il clou sarà la sfilata "Moda di maggio" con i migliori stilisti sardi.

In Primo Piano
Il boom di primavera

Il ponte del Primo maggio chiama i turisti e la stagione in Sardegna parte bene

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative