La Nuova Sardegna

Oristano

Torna l’acqua a Sedilo, terminati i lavori sulla rete

di Maria Antonietta Cossu

Dopo trentasei ore il servizio idrico è stato riattivato, ma servono soluzioni stabili Oltre tre milioni per rifare la condotta che serve anche Dualchi, Birori e Borore

20 settembre 2014
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SEDILO. Fine delle restrizioni idriche a Sedilo, dove la situazione è tornata alla normalità nella notte tra giovedì e venerdì.

Inizialmente il servizio è stato ripristinato nei rioni della parte bassa del paese e gradualmente, con l’aumento della pressione, ha ripreso a funzionare in tutte le case.

Il secondo intervento di by-pass eseguito nel giro di trentasei ore ha funzionato, ma è costato più tempo del previsto per via delle difficoltà incontrate per individuare l’origine dell’ultima perdita.

La ricerca dei tecnici è stata inoltre ostacolata anche dalla presenza dei grossi massi di basalto con cui era stata ricoperta la condotta all’epoca della prima posa. Rimuoverli ha comportato non poco lavoro.

Superata la fase critica l’attenzione si è concentrata sull’intervento di riqualificazione di un primo tratto dell’infrastruttura in cemento amianto, inizialmente previsto nel mese di luglio e poi rinviato a ottobre, fino alla decisione, assunta ieri, di anticipare le operazioni per scongiurare il rischio di nuovi guasti.

Ieri l’impresa di Abbanoa incaricata della manutenzione ha cominciato ad allestire il cantiere nella zona di Lighei. Le operazioni di scavo per la sostituzione definitiva di un primo chilometro della condotta esterna cominceranno immediatamente e, secondo il cronoprogramma stabilito dal gestore idrico, l’intervento sarà ultimato entro un mese. L’opera è finanziata dall’Autorità d’ambito con una dotazione di 120mila euro, risorse che secondo l’azienda idrica non erano state ancora sbloccate.

L’ennesima emergenza ha però indotto gli organismi competenti ad adottare misure straordinarie per ridurre i tempi d’attesa, procedura nella quale rientra l’ordinanza contingibile e urgente emessa ieri dal sindaco per autorizzare i lavori.

«Il ritardo di questi mesi – si legge in una nota del Comune – è dovuto alla difficoltà di ricostruire tutti i passaggi del consorzio Maganos effettuati trent'anni fa al momento della realizzazione della condotta del Bau Pirastu. A trovare la soluzione hanno cooperato i vertici dell'Autorità d'Ambito e il commissario straordinario. Davanti al quale resta la richiesta perché siano presto trovate le risorse per la sostituzione almeno graduale degli altri chilometri di condotta dell'acquedotto».

Il costo stimato per il rifacimento della rete che alimenta i serbatoi comunali di Sedilo, Dualchi, Birori, Noragugume e Borore è di tre milioni e mezzo di euro. Fondi al momento non disponibili, ma che si spera possano essere recuperati, magari a tranche ridotte, per poter mettere mano a una infrastruttura che necessita di interventi radicali non più rinviabili.

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