La Nuova Sardegna

Olbia

«Dopo il flop della Flotta sarda pronti a parlare con la Regione»

di Giampiero Cocco
«Dopo il flop della Flotta sarda pronti a parlare con la Regione»

Vincenzo Onorato, armatore della Moby, offre un ramoscello d’ulivo e conferma l’interesse per le rotte sarde con una serie di promozioni che viaggiano di pari passo con la Cin Tirrenia di Morace - COMMENTA

20 marzo 2013
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OLBIA. Il flop della Flotta sarda l’avevano annunciato due anni fa, quando dovettero rivedere, in fretta e furia le strategie di marketing all’ultimo secondo, a stagione estiva inoltrata. Ora Vincenzo Onorato, armatore del gruppo Moby e Ettore Morace, ad di Cin Tirrenia, non intendono più parlare della flotta dei Quattro Mori, ma delle iniziative da adottare in questo terzo anno di crisi planetaria per riportare i passeggeri sulle loro navi e il flusso turistico nell’isola.

Vincenzo Onorato spiegherà come coniugare marketing e opportunità di lavoro agli studenti di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari, in un seminario che terrà domani nell’aula magna del dipartimento. «Il mio attaccamento alla Sardegna resta immutato – ha detto ieri l’armatore – e sono pronto a discutere e cercare soluzioni con tutti i politici di buona volontà che abbiamo a cuore le sorti dell’isola. Una offerta di collaborazione avanzata in tempi non sospetti, invitando la Regione Sarda a far parte della Cin (la Compagnia italiana di navigazione) che gestisce la Tirrenia, quando l’ente regionale era tagliato fuori dai giochi. Un’occasione, quella, persa dagli amministratori locali a discapito della popolazione, dei commercianti, degli autotrasportatori, dei turisti. Le proposte per la prossima stagione estiva, già incluse nel nostro sito web, sono molteplici, e tutte stabilite dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), e vanno dal passaggio gratuito per i bambini sino a 12 anni d’età (accompagnati da due adulti) tasse escluse, allo sconto del 50 per cento sull’auto di rientro dall’isola su tratte andata e ritorno, alla promozione per cabine quadruple, oltre allo sconto del 30 per cento per i residenti nell’isola, i quali potranno anche optare per il 10 per cento sulle offerte speciali. Inutile dire che le previsioni sono pessime anche per quest’anno, dove registreremo un ulteriore calo di presenze, anche se limitate rispetto gli orribili anni precedenti».

Ettore Morace, amministratore delegato di Cin, prosegue nel portare avanti le iniziative di calmieramento dei prezzi, con un ventaglio di proposte simili a quelle di Moby (anche qui è intervenuta l’Agcm) e l’offerta del rimborso rateizzato del costo del biglietto. «Che l’iniziativa di Saremar prima e Flotta sarda poi fosse fallimentare non era un mistero per nessuno – ha detto ieri Morace –, anche perché le tariffe applicate non consentivano incassi tali da azzerare i costi. Per produrre utili era necessario raddoppiare i prezzi, cosa impossibile da attuare in quelle condizioni di mercato».

Sulla fine della Flotta sarda non è ancora scritta l’ultima parola, anche perché la duplice inchiesta amministrativa (quella della Comunità europea e quella della Corte dei conti) deve ancora chiarire tanti aspetti del finanziamento dell’impresa di trasporti isolani.

La Flotta sarda, che aveva portato all’abbandono dell’isola di due compagnie che attivavano le rotte estive con il continente (Gnv e Grimaldi lines), non ha invece impensierito le navi gialle della Sardinia Ferries, il cui amministratore delegato, Euan Lonmon, ha raddoppiato le corse quotidiane da Livorno verso lo storico scalo di Golfo Aranci.

«Crediamo che la Sardegna abbia bisogno di una linea di trasporti continua – ha detto Lonmon – e ci proponiamo, per il 2013, con una corsa giornaliera. Anche se non sarà un anno facile da affrontare. Non possiamo ancora garantire una linea annuale basandoci soltanto sull’affollamento dei due mesi estivi. Abbiamo in mente molteplici iniziative promozionali, che però restano al palo perché le stime per la stagione estiva sono al di sotto delle aspettative. Il nostro motto è comunque l’ottimismo e abbiamo aperto le prenotazioni estive da alcuni mesi. Ma non esiste solo il caro traghetti, i costi sono lievitati in ogni settore produttivo e ricettivo, fattori che incidono sulle presenze».

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