La Nuova Sardegna

Nuoro

Tributi, 15 milioni nelle casse comunali

di Gianna Zazzara
Tributi, 15 milioni nelle casse comunali

I moduli Tari sono già stati spediti nelle case dei nuoresi. Ora toccherà alla Tasi e all’Imu. Sei scadenze in appena tre mesi

29 agosto 2014
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NUORO. I primi bollettini dell’acconto Tari (la nuova tassa sui rifiuti)stanno arrivando in questi giorni nelle abitazioni dei nuoresi. Con uno strascico di proteste contro il balzello: le cifre richieste, infatti, in molti casi appaiono un’assurdità. «È un sopruso senza precedenti che in molti casi raddoppia le cifre già elevate pagate l’anno scorso», tuona Bobore Manca, un piccolo imprenditore, segretario provinciale dell’Adiconsum, che guida la rivolta fiscale in città. Ma le tasse, per i nuoresi, non finiscono qui. Quella della Tari, infatti, è la prima di una serie di scadenze che segneranno l’autunno: Tari, Tares, Tasi, Imu. Tutte sigle che il cittadino nei prossimi mesi dovrà tenere bene a mente. Anche perché le scadenze seguono un calendario a tappe forzate: 16 ottobre, 30 ottobre, 30 novembre, 16 dicembre. Procedendo con ordine il primo appuntamento è con la tassa sui rifiuti. Dal Comune nelle scorse settimane sono partiti migliaia di bollettini F24. La richiesta: l’acconto sulla Tari per famiglie, aziende e negozi. Da pagare entro il 30 ottobre. La tassa viene calcolata in base a superficie e quantità di rifiuti prodotti in relazione al tipo di attività svolta. Per le utenze domestiche, invece, i parametri sono quelli della superficie dell’abitazione e del numero dei componenti. L’incasso totale previsto per le casse dell’amministrazione è di oltre otto milioni di euro che saranno destinati a coprire i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. A dicembre, poi, sarà la volta del conguaglio della Tares (la “vecchia” tassa sui rifiuti) e anche in questo caso si prevede una stangata.

Altro tributo, altre date. Quest’anno, infatti, c’è l’esordio della nuova tassa sui servizi indivisibili, la Tasi, che va a sostituire l’Imu per le prime case non di lusso. L’aliquota decisa dal Comune è quella minima fissata dalla legge, vale a dire l’1 per mille. L’incasso atteso è di due milioni e 200 mila euro. L’acconto è previsto per il 16 ottobre, mentre il saldo dovrà essere versato due mesi dopo, il 16 dicembre. L’ultima tassa è l’Imu che grava su tutti gli immobili che non sono prima casa (seconde case, negozi e capannoni). L’aliquota e le agevolazioni sono analoghe a quelle già previste nel 2013. In bilancio arriveranno 5 milioni e 800 mila euro. L’unica novità è l’equiparazione a prima casa delle abitazioni date in comodato d’uso a parenti di primo grado. Chi farà la richiesta non pagherà l’Imu, ma solo la Tasi. Con un notevole risparmio. Invece di 868 euro di Imu per la seconda casa, ad esempio, il proprietario pagherebbe solo 114 euro per la Tasi con un risparmio di ben 754 euro.

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