Carloforte, rischia di annegare: bimbo salvato da un ufficiale della Capitaneria
È il secondo episodio in pochi giorni. È polemica sull'assenza del servizio di salvamento a mare
CARLOFORTE. Ha salvato un bambino che stava affogando in pochi metri d'acqua, in una spiaggia ritenuta sicura per l'infanzia, considerando i suoi bassi fondali. E' accaduto nel tardo pomeriggio al Giunco, quando un piccolo bagnante, mentre era in acqua insieme ad altri compagni, all'improvviso si allontanava dalla riva sempre più, in evidente difficoltà, forse spinto al largo dalla corrente. Quando era a un centinaio di metri dalla battigia, il suo agitarsi freneticamente è stato notato dall'occhio vigile di G.S., sottufficiale in servizio presso la Guardia Costiera di Carloforte (che si trovava per caso sull'arenile), pronto a tuffarsi per raggiungere il bimbo e salvarlo dall'annegamento imminente, riportandolo a riva in stato di shock ma salvo, per la gioia dei presenti.
Qualche giorno fa è accaduto qualcosa di simile a Punta Nera, quando un imprenditore, a bordo della sua imbarcazione, ha prestato soccorso a due minorenni anch'essi in difficoltà per la corrente, che stava consumando le loro energie fisiche mettendone a rischio la vita. Gli episodi, oltre che riportare l'attenzione sulle precauzioni da prendere quando si va in mare (soprattutto se minorenni e poco esperti), ha messo in evidenza l'importanza di un servizio di salvataggio attivo ed efficiente nelle principali spiagge isolane già da luglio, ma oggi del tutto assente.
Come gli altri anni, se ne parlerà ad agosto ed in sole tre spiagge, decisamente troppo poco per un'isola la cui principale attrazione naturale è costituita dalla balneazione, la cui sicurezza non può certo essere affidata al caso e ricadere sulle capacità dell'eventuale salvatore di turno. E la stagione non è cominciata bene, con due decessi avvenuti a cala Fico ed alla Caletta. (simone repetto)