La Nuova Sardegna

Disastro aereo di Capoterra, dopo 45 anni i resti del velivolo sono ancora abbandonati nei boschi: i morti furono 31

Disastro aereo di Capoterra, dopo 45 anni i resti del velivolo sono ancora abbandonati nei boschi: i morti furono 31






Sarroch I rottami sono ancora là, dove furono ritrovati dai soccorritori che arrivarono sul luogo della tragedia che si consumò in un giorno di pioggia del 1979, 45 anni fa, e che costò la vita a 31 persone. Un cimitero d’acciaio che aspetta di essere recuperato e smaltito su cui, però, è anche nata una lunga diatriba legale tra il comune di Sarroch e la compagnia area proprietaria del velivolo che il 14 settembre del 1979 si schiantò sui monti di Capoterra. Una guerra di carte bollate che non ha portato alcun risultato e, oggi, sono ancora visibili pezzi della carlinga, delle ali e di motori. Il piano di volo di quello sfortunato aereo prevedeva la partenza da Alghero-Fertilia, lo scalo a Cagliari e poi l’atterraggio a Roma Fiumicino. Il Dc-9 della compagnia Aero Trasporti Italiani con 31 passeggeri a bordo, però, scomparve dei radar dell’aeroporto di Cagliari alle 00:47 del 14 settembre dopo essersi schiantato in località “Conca d’Oru” dopo una lunga serie di errori dei piloti e del controllore del volo, che autorizzò l’avvicinamento “a vista” alle piste di Elmas. Nell’incidente non ci furono superstiti e morirono tutti i membri dell’equipaggio, 4, e i  passeggeri, 27. (a cura di Claudio Zoccheddu)

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