La Nuova Sardegna

Il convegno

Su Nuraxi di Barumini e la cultura nuragica protagonisti negli Stati Uniti

di Luciano Onnis
Su Nuraxi di Barumini e la cultura nuragica protagonisti negli Stati Uniti

Focus sulle bellezze archeologiche sarde nella prestigiosa Columbia University di New York

26 aprile 2024
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Su Nuraxi di Barumini e la cultura nuragica protagonisti anche negli Stati Uniti. A ospitare la storia millenaria della civiltà sarda, con un focus sulle bellezze archeologiche di Barumini, è stata la prestigiosa Columbia University di New York. L’appuntamento organizzato in una delle università più importanti degli Usa dall’Italian Acadamy, ha visto la partecipazione come ospite della Fondazione Barumini Sistema Cultura rappresentata da Caterina Lilliu, componente del Cda, che ha permesso di raccontare oltreoceano le radici della nostra storia, fatta di storie e civiltà arrivate a noi grazie agli importanti reperti e monumenti che, come Barumini, riescono ancora oggi a catturare la curiosità di milioni di persone nel mondo. Anche perchè, come sottolineato da Lilliu nel suo intervento "Su Nuraxi è un complesso di grande rilevanza monumentale e storica, ed è stato un fondamentale elemento propulsore nella storia degli studi di archeologia nuragica, e in generale mediterranea".
Ma l’appuntamento ha rappresentato un'ennesima occasione per la Fondazione di arrivare in contesti sempre più ampi per diffondere la cultura nuragica straordinariamente rappresentata da Barumini e aprire, al contempo, nuovi importanti collegamenti utili ad attivare nuovi flussi turistici e continuare a portare nel mondo l’immagine più genuina del nuraghe, dal 1997 patrimonio Unesco e che "conosce oggi una nuova valorizzazione, facendo spesso da magico sfondo a importanti eventi culturali e di spettacolo”, per usare ancora le parole di Caterina Lilliu pronunciate durante l’incontro alla Columbia.
La giornata di New York ha permesso di approfondire, grazie all’intervento di Caterina Lilliu, i segreti di Su Nuraxi, dalla sua struttura alla vita che si cela dietro le mura del monumento, scoperto dalla sapienza di professor Giovanni Lilliu. Un sito che nel tempo ha permesso, grazie al lavoro della Fondazione, di creare un importante riflesso economico in tutto il territorio amplificato dal riconoscimento Unesco che «ha determinato un crescente afflusso di visitatori, italiani e soprattutto stranieri - ricorda Caterina Lilliu - il Comune di Barumini, a cui era stata affidata dal Ministero dei Beni Culturali la gestione del monumento, per fronteggiare la nuova situazione, creò nel 2006 proprio la Fondazione Barumini Sistema Cultura, un organismo snello che tuttora lo gestisce, insieme al Polo museale Casa Zapata e al Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale, dedicato a Giovanni Lilliu, dove si allestiscono mostre e convegni».

«Questi appuntamenti ci consentono di continuare a rafforzare il lavoro di promozione che costantemente facciamo come Fondazione Barumini Sistema Cultura - aggiunge il presidente Emanuele Lilliu - arrivare in contesti così lontani e altrettanto importanti, ci può permettere di diffondere al meglio le bellezze che valorizziamo sul territorio. E crediamo che anche gli Stati Uniti possono rappresentare un ulteriore spinta di crescita per tutti noi».

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