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Madame Clicquot lancia la nuova Grande Dame Rosé

Madame Clicquot lancia la nuova Grande Dame Rosé

Accordo con Stella McCartney per accessori in “pelle d’uva”

16 aprile 2024
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Due stiliste e due idee (entrambe super glam, ma una più “normale” e l’altra totalmente innovativa, per non dire rivoluzionaria) per abbigliare sia i propri prodotti che chi ama un outfit tanto fascinoso quanto virtuoso per il pianeta. Madame Clicquot, la vedova forse più famosa di sempre (in lizza, ma per tutt’altri motivi, c’è Jacqueline Kennedy) sceglie di vestirsi nel 2024 di rosa e di verde. Lancia il suo nuovo top di gamma, la Grande Dame Rosé 2015, annata e riuscita di qualità ultra impattante, e affida di nuovo il disegno di tutto ciò che lo conterrà e adornerà a Paola Paronetto, high stylist italiana con cui già da un po’ la maison francese che “inventò” nel 1818 la formula dello Champagne tinto di rosa (larga base di Pinot Noir, sfumatura di Chardonnay e tocco di rosso di Bouzy a dar colore e carattere) ha una solida intesa. Ma poi Clicquot lancia, insieme a Stella McCartney, che disegna e firma i “pezzi” messi in campo, una linea che sostituisce la pelle con un materiale del tutto comparabile, ma ottenuto dalla lavorazione degli “scarti” di produzione dei propri vini. La “pelle d’uva” sarà la materia per un portabottiglie su misura, una borsa (Frayme) e dei sandali (Elyse). Col duplice esito di abbattere sia le ingenti emissioni dovute a produzione e lavorazione del pellame che quelle da eliminazione dei residui di vigna e cantina

. La Grande Dame Rosé ultima nata, dal canto suo, presentata a Roma (a riprova del legame elettivo della grande casa di Champagne col mercato italiano) dallo chef de cave Didier Mariotti e abbinata alla cucina sorridente ed eclettica dell’Orma di chef Roy Caceres, ha immediatamente sciorinato timbro di grandissima intensità (fin dal colore, tutt’altro che timido o slavato) e coerenza subito evidente a naso e palato, con un impeto e una ricchezza in cui la parte più “fruttosa” del bouquet viene amplificata e variegata da registri e sensazioni molteplici e assortite, che ne rendono insieme appagante e solare la beva e amplissimo l’arco di potenziali matrimoni a tavola. Un grande Champagne, ovviamente a prezzo “prestige”: sui 280 euro. (a.p.)

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