La Nuova Sardegna

urbanistica e spazi pubblici

Alla Biennale di Roma idee per una nuova Sassari

di Antonio Meloni

SASSARI. Quest’anno alla Riennale romana dedicata allo spazio pubblico si parla sassarese. Le idee progettuali realizzate da un folto gruppo di studenti di Architettura, coordinati da Giovanni...

23 maggio 2017
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SASSARI. Quest’anno alla Riennale romana dedicata allo spazio pubblico si parla sassarese. Le idee progettuali realizzate da un folto gruppo di studenti di Architettura, coordinati da Giovanni Maciocco, docente di progettazione urbana nello stesso dipartimento, sono state presentate e resteranno esposte a giovedì. Progetti incentrati sul centro storico di Sassari con l’intento di ripensare lo spazio urbano per riqualificare alcune aree urbanisticamente strategiche.

La città vecchia è stata studiata nel dettaglio e sono state prese in considerazione nove ipotesi di intervento. L’obiettivo è quello di recuperare gli spazi pubblici puntando alla costruzione di una nuova cittadinanza per arrivare a quella rigenerazione urbana che si concretizza pensando una città funzionale alle relazioni umane anche attraverso le sue strutture materiali. Lo studio, che è stato oggetto di un esame specifico sostenuto nei giorni scorsi, riguarda nove aree ritenute importanti dal punto di vista urbanistico sulle quali i futuri architetti hanno ipotizzato una serie di interventi. Va detto subito che si tratta di idee progettuali in grado di suggerire agli amministratori ipotesi d’intervento sul tessuto urbano ricalcando un modello che poggia su analisi e ragionamenti molto concreti. Tanto che gli studenti hanno anche costruito nove plastici di grandi dimensioni che faranno parte dell’esposizione romana.

Tra i progetti, per esempio, l’ipotesi di riqualificazione dell’area attorno all’ex hotel Turritania, sito in cui i futuri progettisti hanno pensato alla creazione di uno spazio pubblico nella parte che affaccia sulla ferrovia, ipotizzando una rampa orientata su viale Porto Torres che faccia da elemento di collegamento alla stazione ferroviaria, ma anche da spazio urbano destinato alla vita di relazione. Il blocco dell’hotel, debitamente recuperato, diventerebbe un perno capace di creare movimento tra il centro e l’area più periferica attorno a viale Porto Torres.

Ai Giardini, invece, nel lato che dà su corso Margherita di Savoia, è stata idealmente collocata una struttura a vestibolo, una sorta di frontline che consentirebbe l’ingresso, più agevole, al parco più importante della città. La scuola di San Donato è stata incastonata all’interno di un giardino studiato in modo funzionale al collegamento con quella parte della città vecchia. Interventi specifici sono stati pensati anche per le piazze Università e Mazzotti, per il Mercato civico, la Valle del Rosello, San Donato, Piazza Sant’Antonio, Corso Vico e il Fosso della Noce.

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