La Nuova Sardegna

Premio Solinas al femminile in attesa del ritorno a casa

Roma, vittoria di Flaminia Gressi con la sceneggiatura “Dove sono le Lucciole” E l’organizzazione prepara il grande rientro alla Maddalena, sede naturale

24 marzo 2017
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ROMA. “Dove sono le Lucciole” di Flaminia Gressi è la sceneggiatura vincitrice del Premio “Franco Solinas”, dedicato alla migliore sceneggiatura. La premiazione si è svolta ieri mattina a Roma, al Teatro Eliseo, in attesa dell’ufficializzazione del ritorno alla Maddalena, sede naturale del concorso. La manifestazione, giunta alla trentunesima edizione cresce e si rafforza con il Cantiere delle Storie, laboratorio di Alta Formazione e co-progettazione internazionale guidato dall’Università di Sassari e realizzato in collaborazione con l’Università di Cagliari, Roma Tor Vergata, CInemed/Festival International du Cinéma Méditerranéen de Montpellier, il Festival del Cinema italiano di Madrid e il Comune di La Maddalena.

Gli Autori degli otto progetti finalisti, selezionati dalla Giuria della prima fase del concorso (Steel part of me di Nicoletta Senzacqua, 616 di Milo Tissone, Kolkalan – Il Container di Gabriele Gianni, La Mazurka su Roma di Cristiano Testa e Andrea Alberto Alfredo De Marinis, L’estate in cui sono marcito di Cristiano Brignola, Dove sono le Lucciole di Flaminia Gressi, Il male minore di Giulia Camilla Pace, Posso piangere 5 Minuti di Costanza Durante e Laura Grimaldi) hanno partecipato al “Cantiere delle storie” e sviluppato la prima stesura della sceneggiatura. Le sceneggiature sono state inviate alla seconda giuria composta da Monica Zapelli, Francesco Bruni, Filippo Gravino e Sandro Petraglia che hanno premiato il lavoro di Flaminia Gressi con la seguente motivazione: «Per la capacità di raccontare una storia che ha segnato l’identità civile di questo paese con lo sguardo libero di una autrice di oggi, senza mai appoggiarsi al filtro delle ideologie, senza cadere nei facili ricatti della retorica e affidandosi solo, scena dopo scena, alla forza dei suoi personaggi. Non è il racconto del male che colpisce, ma quello del bene. Donatella, vittima assoluta, e le donne che decidono di difenderla, vengono restituite alla loro umanità e fragilità, ai nodi irrisolvibili del loro rapporto, stretto tra le esigenze di chi ha bisogno di un simbolo, per una battaglia giusta e necessaria, e l’indomabile irrequietezza di chi, invece, con disperazione e ingenuità, vuole solo essere felice».

La Giuria ha, inoltre, deciso di assegnare ex aequo la borsa di studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile, a “Il male minore di Giulia Camilla Pace” e “Posso piangere 5 minuti” di Costanza Durante e Laura Grimaldi. La dotazione dei premi e delle borse di sviluppo della prima e della seconda fase del concorso è messa a disposizione dalla Società Italiana degli Autori ed Editori e rientra nel progetto triennale avviato da Siae destinato alla formazione e promozione dei giovani autori, a garanzia di un futuro per le nuove generazioni e per tutto il settore dell’audiovisivo.

«Quattro giovani sceneggiatrici hanno vinto i maggiori premi di questa edizione con storie e protagoniste femminili molto diverse tra loro. Il cinema italiano si arricchisce di sguardi e di talento, adesso cerchiamo registi e produttori» ha commentato al termine della cerimonia Annamaria Granatello, presidente e direttore del Premio.

E ora si pensa ad allestire il grande ritorno nell’isola della Maddalena.

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