La Nuova Sardegna

il cast

«Personaggio immenso, per noi una dura prova»

di Mario Frongia
«Personaggio immenso, per noi una dura prova»

Ieri al cinema Odissea gli autori della pellicola e gli attori hanno incontrato il pubblico

22 marzo 2017
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CAGLIARI. «Grazie a tutti per avermi sorretto. Gramsci è personaggio immenso, fa tremare le vene per quanto è gigantesco». Corrado Giannetti sorride. E se la cava così. L’attore cagliaritano interpreta con intensità l'intellettuale di Ghilarza. Al cinema Odissea l’applauso nell’anteprima e conferenza stampa di «Nel mondo grande e terribile», scatta e travolge. Emozioni, tensione, intimità: sala gremita, silenzio ferreo quasi metallico. «Vengo dal teatro, ho pensato a un equilibrio rigoroso, sono stati giorni complessi. Abbiamo girato a Buoncammino: traspare ancora un’immane sofferenza. L’aneddoto? Il carcere ha ancora qualche guardia. Ho fatto amicizia con il piantone. L'ultimo giorno di riprese mi ha restituito i documenti con la formula usata per i reclusi: “Giannetti esce libero!” ha urlato».

Il penitenziario ha ospitato la troupe per dodici giorni. «Abbiamo girato – spiega Daniele Maggioni, in regia con Laura Perini e Maria Grazia Perria – altri due giorni al Teatro di Sardegna e uno a Ghilarza: la strada che il piccolo Gramsci-Lorenzo percorre è quella che il pensatore faceva da Ghilarza ad Abbasanta per consegnare i lavori della madre. L’ovile? È il luogo del ragazzo incatenato, episodio che in Gramsci fa maturare consapevolezza politica e premonizione nelle scelte future».

Duecentomila euro di budget, sostegno di Regione, comune di Cagliari, Sardegna film commission, il lungometraggio è prodotto da “Terra de punt” di Tore Cubeddu. Che spiega: «Il nostro è un film che va e arriva all'uomo. Lo proiettiamo a Carbonia, Nuoro, Oristano, Tortolì, Alghero, Ghilarza, Sassari e Tonara. Abbiamo richieste da Milano, Torino, Palermo, Bari e Roma. Ci hanno chiamato dalle Marche e da Berlino». Poche storie, come dice Daniele Maggioni : «Un film così può fare solo in Sardegna». Lo scenografo chiama Lorenzo Cossu, otto anni, magico interprete di Gramsci in miniatura. «È stato magnifico, i casting per bambini non sono semplici. Lorenzo ci ha convinto da subito, grazie anche al lavoro dei genitori, Gianni e Daniela, e al fratello gemello Gabriele», rimarca Maria Grazia Perria. Lui, gilet blu e camicia bianca, è impassibile: Gramsci, caffellatte e biscotti per due mesi: «Mi sono divertito». Applausi.

Con la collaborazione di Istituto Gramsci della Sardegna, la partecipazione di Sardegna Teatro, Casa museo di Antonio Gramsci, Società umanitaria-Cineteca sarda di Cagliari, Casa natale Antonio Gramsci, Eja tv e Fondazione Gramsci onlus, il film illumina – tra gli altri, in sala – gli attori Maryna Bondarenko, Senio Dattena, Giuseppe Boy, Paolo Carboni (fotografia) e Massimo Ferra (musiche). «Calarsi nella vita in carcere di Gramsci è stato – sottolinea Laura Perini – un viaggio profondo e intenso». Chiude Giannetti: «L'approccio? Rispetto per il personaggio e per l’arte del cinema. Ma sono grato a Laura, Daniele e Maria Grazie per avermi tenuto per mano».

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