La Nuova Sardegna

“Cantigos in Carrelas” compie vent’anni

di Piero Marongiu

Santu Lussurgiu celebra domani l’atteso appuntamento di Carnevale, oggi anteprima folk con “Populos (et) Cuncordos”

17 febbraio 2017
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SANTU LUSSURGIU. Tutto pronto per festeggiare come si conviene il ventennale di "Cantigos in Carrela", in programma domani a partire dalle 15.30, nelle vie centro storico del paese che ancora una volta celebrerà una delle giornate più attese dell’anno che quest’anno taglia anche un prestigioso traguardo.

La manifestazione prevede però anche una giornata preliminare di grande fascino: a fare da prologo all'evento sarà la settima edizione di “Populos (et) Cuncordos”, che andrà in scena questa sera alle 18 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Ospiti saranno: il Coro The Loch K. Highlanders di Glosgow (Scozia), il gruppo Madricale San Damianu (Corsica), Cuntratt'e Seneghe di Antonio Maria Cubadda e i cori locali Cuncordu Aidos e Cuncordu Lussurzesu. La manifestazione, nata da un'idea dei cori di Florinas, Muros, Tempio Pausania e Pozzomaggiore, nelle precedenti edizioni ha ospitato formazioni vocali di primissimo livello provenienti da tutta la Sardegna e da altre realtà italiane ed europee. L'originalità della proposta, che negli anni ha incontrato un sempre crescente gradimento da parte delle migliaia di persone che arrivano nel paese per assistere ai concerti e godere dell'ospitalità locale, consiste soprattutto nell'eliminazione del palco, visto elemento di separazione frapposto tra gli artisti e i fruitori dello spettacolo.

“Cantigos in Carrela” però non è soltanto una seguitissima manifestazione carnevalesca, ma principalmente un modo intelligente di promuovere la cultura e le tradizioni locali, abbinandole all'offerta dei prodotti dell'agroalimentare e dell'artigianato. Nel centro del Montiferru, conosciuto e rinomato per la bontà dei suoi prodotti: “su casizzolu”, “s'abbardente”, l'artigianato, l'allevamento dei cavalli e l'ottima carne bovina, un posto importante viene occupato dalla cultura. Qui nacque, grazie alla visione lungimirante di Diego Are, il liceo linguistico; è presente e visitabile: il Museo dell'arte contadina, la biblioteca (contenete circa 12 mila volumi sul canto polivocale legato alla tradizione liturgica, paraliturgica e profana) ospitata nella casa Donna Caterina, dove ha sede la fondazione Hymnos; si può assistere ai suggestivi riti della settimana santa, accompagnati dai cori a Cuncordu. “Cantigos in Carrela”, quindi, non è soltanto uno spettacolo gradevole e coinvolgente, ma anche cultura a 360 gradi. «Uno dei nostri obiettivi - aveva detto il sindaco Diego Loi, al momento del suo insediamento - è quello di promuovere e valorizzare la nostra cultura».

Insieme ai cori locali saranno presenti alla manifestazione anche i seguenti gruppi: Cuncordu Lussurzesu e Cuncordu Aidos di Santu Lussurgiu; Coro Gavino Gabriel di Tempio Pausania; Coro Renato Loria di Muros; Coro di Florinas; Tenore Murales di Orgosolo; Cuntratt'e Seneghe di Antonio Maria Cubadda; Coro Galletto di Gallura di Aggius; Gruppo Folk Bella Mia di Busachi; Coro The Loch K. Highlanders di Glosgow (Scozia) e il Gruppo Madricale San Damianu (Corsica).

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