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Talent show, Valerio Scanu e “Amici”: ancora tweet al veleno

Valerio Scanu
Valerio Scanu

Il cantante maddalenino contro il programma televisivo che lo ha lanciato, intervenuto sui social in merito alla polemica nata nella sedicesima edizione tra Riccardo Marcuzzo e Stefano Settepani

30 gennaio 2017
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ROMA. Valerio Scanu ancora contro il talent che lo ha lanciato. Il cantante maddalenino è intervenuto sui social in merito alla polemica nata nella sedicesima edizione di “Amici” tra Riccardo Marcuzzo e Stefano Settepani.

Valerio Scanu ha scelto di intervenire su Twitter con questo messaggio: «Tranquillo Riccardo l’arroganza del signor Settepani è conosciuta in tutti i luoghi ed in tutti i laghi». Per attaccare l’autore di Amici, Valerio ha usato proprio un verso della canzone che lo portò sul gradino più alto del podio al Festival di Sanremo nel 2010.

La polemica è nata sabato, durante lo speciale in onda su Canale 5, l’allievo Riccardo Marcuzzo è stato sospeso per tre giorni accusato di maleducazione da parte dello staff del programma, ed è stato punito per aver mancato di rispetto a Stefano Settepani, storico redattore delle trasmissioni di Maria De Filippi. Proprio mentre andava in scena il “processo” a Marcuzzo Scanu ha scritto il twitt che sta facendo molto discutere i numerosissimi fan che lo seguono sui social.

Riccardo Marcuzzo però, non ha assecondato la frecciatina di Valerio, e ha risposto: «No, credimi. Stefano è una persona che si fa in quattro per tutti noi e ci mette tanta passione», mostrandosi pentito del suo comportamento, nella scuola del talent, Marcuzzo si è scusato pubblicamente: «C’è stata soltanto un’incomprensione. Io ho sbagliato a reagire in quel modo». La polemica di ieri è l’ultima di una serie di battibecchi tra Valerio Scanu e Maria De Filippi. Valerio aveva dichiarato l’anno scorso che il programma lo aveva lanciato ma lui non aveva mai avuto la “pappa pronta”. «Voglio bene a Valerio» aveva detto la De Filippi e Valerio aveva replicato «Il bene è una cosa che va dimostrata. Spesso ho chiesto a Maria un aiuto, che non è arrivato – aggiungendo –. La musica italiana fortunatamente non è solo quella fatta di accordi commerciali, scambi, favori personali e pressioni delle major».

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