La Nuova Sardegna

Una notte di poesia aspettando insieme le stelle cadenti

PERDASDEFOGU. Uno dei più acuti critici letterari italiani, Massimo Onofri, dice: «Meno gente scrive poesie, meglio è per la poesia. Più gente legge poesie, meglio è per la vita». E a Perdasdefogu...

07 agosto 2016
2 MINUTI DI LETTURA





PERDASDEFOGU. Uno dei più acuti critici letterari italiani, Massimo Onofri, dice: «Meno gente scrive poesie, meglio è per la poesia. Più gente legge poesie, meglio è per la vita». E a Perdasdefogu – dopo sette sere di grande prosa (da Grazia Deledda a Garcia Màrquez, dai giornalisti Sergio Rizzo, Giovanni Floris e Vindice Lecis agli scrittori contemporanei Giorgio Todde e Cristina Caboni con la serata clou del giornalismo culturale con Marino Sinibaldi, Giorgio Zanchini e Lella Mazzoli) – torna proprio la lettura di poesie con la serata di domani “Aspettando San Lorenzo” alle 21. Chiunque “dai nipotini ai bisnonni” potrà leggere i versi, i sonetti, gli idilli, le rime che vuole, in qualunque lingua, dopo aver ascoltato l’esordio classico del “X agosto” di Giovanni Pascoli con le note della chitarra di Gian Marco Pilo.

E sarà, come nelle scorse edizioni, una serata piacevole. Perché, spiega Onofri, «la poesia, quando è grande poesia, è il più luminoso geroglifico dell'esistenza che ci può essere regalato».

Poesia di grandi autori, soprattutto. Molte le richieste che stanno giungendo agli organizzatori (la Pro Loco, telefono 0782-94698). Una signora argentina proporrà le poesie di Jorge Eduardo Eielson, un poeta peruviano (1924-2006) autore tra l'altro di “Canciòn y muerte de Rolando” e “Noche oscura del cuerpo”. Molte le richieste di letture di poesie dell'iniziatore del crepuscolarismo Guido Gozzano anche perché proprio in questi giorni ricorre il centenario della sua morte. Tra l'altro, negli anni del dopoguerra, c’era un medico (il dottor Gianni Lai, originario di Jerzu) che a molti pazienti leggeva versi di Gozzano. E, alla fine, chiedeva: “Adesso sta meglio?”. Molti dicevano sì.

Dominano i classici italiani (da Dante a Leopardi, da Petrarca a Foscolo, i poeti del Novecento (da Dino Campana ad Ada Negri) e i contemporanei Franco Loi e Alda Merini. Con loro alcuni autori francesi (Baudelaire e Guy De Maupassant), testi di Bertold Brecht, le poetesse russe Anna Andreevna Achnatova e Marina Ivanovna Cvetaeva), i classici spagnoli e un poeta palestinese. Proposte anche letture di poesie in sardo da quelle di Remundu Piras a Peppino Mereu e Benvenuto Lobina. Di Leopardi, come anno, verrà riproposto “Il canto notturno di un pastore errante dell'Asia”. Interverranno anche i concorrenti al premio di poesia di Sant'Antioco edizione 2016 con la vincitrice Cristina Desogus.

La manifestazione, giunta alla terza edizione, si tiene in via Manno, nella piazza antistante la casa del poeta dialettale foghesino Giovanni Spanu alla presenza dei figli e della vedova. Il significato della serata e del ruolo sociale e pedagogico della poesia oggi verrà spiegato da Piero Carta, docente di Lettere del liceo scientifico di Jerzu.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative