La Nuova Sardegna

Giornata Unesco del jazz: sabato concerti in tutta l’isola

SASSARI. Conto alla rovescia per l'International Jazz Day, l’appuntamento annuale del 30 aprile con il quale l'UnescocCelebra il ruolo che la musica jazz può ricoprire nell’incentivare libertà e...

28 aprile 2016
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SASSARI. Conto alla rovescia per l'International Jazz Day, l’appuntamento annuale del 30 aprile con il quale l'UnescocCelebra il ruolo che la musica jazz può ricoprire nell’incentivare libertà e dialogo fra diverse culture.In Sardegna la giornata, sotto il titolo “Jazz Island for Unesco”, vede la partecipazione di alcune delle migliori espressioni della scena musicale sarda.

Musica e parole caratterizzano l'appuntamento delle 11 nel cortile di Palazzo Ducale: Daniele di Gennaro, fondatore (nel 1994 con Marco Cassini) della Minimum Fax, racconterà la collana che la sua casa editrice ha dedicato alla musica e in particolare i volumi “Come se avessi le ali”, le “memorie perdute” (e scoperte solo a dieci anni dalla morte) del grande trombettista Chet Baker, e “Thelonius Monk. Storia di un genio americano”, la biografia dello straordinario pianista scomparso nel 1982, firmata da Robin D.G. Kelly. A seguire, un concerto dell’A.J.O. (Azuni Jazz Orchestra), formazione nata nel 2014 come progetto sperimentale per l'ampliamento dell'offerta formativa del neonato liceo musicale Azuni di Sassari

A Palau tiene invece banco un veterano del jazz in Sardegna, Riccardo Lay. “Percorsi” è il titolo della sua solo performance, in programma a mezzogiorno nello scenario naturale di Punta Palau/Porto Faro.

Alla stessa ora, ma a Berchidda salgono sul parco il chitarrista Marcello Peghin e il contrabbassista Salvatore Maltana. In scaletta brani originali accanto a qualche standard arrangiato ad hoc. È invece ai primi passi del suo percorso artistico Triple Point, il quintetto di scena (sempre a mezzogiorno) al Cesp, il Centro Etico Sociale di Pratosardo, a Nuoro.

Per il suo gran finale, “Jazz Island for Unesco” fa tappa in serata, alle 21, a Su Nuraxi di Barumini, il sito archeologico riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'Unesco. ProtagonistiPaolo Fresu e il Cuncordu e Tenore de Orosei, tra i complessi più apprezzati nel campo delle musiche vocali della Sardegna con un repertorio che abbraccia entrambe le forme della tradizione vocale del suo paese: quella del canto sacro, tipica delle confraternite religiose, e quella profana del canto a tenore, iscritto nel 2008 dall’Unesco nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'’Umanità. La serata finale della giornata prevede una parte con il solo coro, un solo di Paolo Fresu e alcuni brani in cui il trombettista e il gruppo vocale suoneranno insieme, come nel caso di “Voch ’e notte”, uno dei brani contenuti nell'ultimo album del Cuncordu a Tenore de Orosei, “Novaera”, e l’“Avemaria ’e su Rosariu”, che è stata la sigla d’apertura dei concerti dell’ultima edizione di Time in Jazz.

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