La Nuova Sardegna

grande prosa cedac

“Novantadue”, l’anno terribile La mafia raccontata in teatro

MACOMER. Per “La grande prosa” della rassegna Cedac da mercoledì 13 è in tournée nell'isola “Novantadue / Falcone e Borsellino 20 anni dopo”, di Claudio Fava, con Filippo Dini, Giovanni Moschella,...

09 aprile 2016
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MACOMER. Per “La grande prosa” della rassegna Cedac da mercoledì 13 è in tournée nell'isola “Novantadue / Falcone e Borsellino 20 anni dopo”, di Claudio Fava, con Filippo Dini, Giovanni Moschella, Pierluigi Corallo e con la regia di Marcello Cotugno. Il lavoro di Claudio Fava sarà a Macomer mercoledì 13, nelle Ex Caserme Mura al Padiglione Tamuli. Il 14 aprile a Sassari al Teatro Comunale. Il 15 aprile a Palau al CineTeatro Montiggia. Il 16 aprile a Lanusei al Teatro Tonio Dei e il 17 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale.

L’opera racconta il 1992 che fu un anno denso di avvenimenti, dalla firma del trattato di Maastricht, alla chiusura della Pravda, dall’assedio di Sarajevo, all’elezione di Bill Clinton, fino alla riabilitazione da parte della Chiesa di Galileo Galilei. Eppure fu un anno oscuro e orribile della storia italiana. Era cominciato proprio con la pronuncia della sentenza di condanna che chiuse di fatto il Maxi-processo, il più grande processo penale mai celebrato al mondo.

La sentenza finale della Corte di Cassazione sembrò quasi «una pietra tombale sulla mafia» che intanto, invece, si era rimessa in salute. Nuovi comandamenti, nuovi comandanti – i Corleonesi – a sovvertire con una violenza inaudita i vecchi ideali e codici della “onorata società”. Mentre finiva la cosiddetta Prima Repubblica con i processi “mediatici” di Tangentopoli, i due magistrati simbolo della lotta alla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, saltarono in aria con chili e chili di tritolo. Da allora si cerca affannosamente la verità.

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