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Dinamo sfrontata a Milano per inaugurare l’era Markovic

di Antonello Palmas
Dinamo sfrontata a Milano per inaugurare l’era Markovic

Sassaresi chiamati a dare subito un segnale. Prima uscita per il nuovo coach che in settimana ha sostituito Bucchi

28 gennaio 2024
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Sassari La nuova era della Dinamo, quella della gestione Nenad Markovic, comincia nel modo più difficile: con il match sul campo dei Campioni d’Italia di Milano (oggi ore 17 al Forum di Assago). Lui, il coach chiamato a sostituire l’esonerato Piero Bucchi, non sembra curarsi tanto di chi avrà davanti, quanto dell’esigenza di ridare coraggio a un gruppo capace di grandi imprese come di cadute rovinose. Per questo durante la conferenza stampa di presentazione, accennando alle difficoltà dell’esordio, ha fatto una cosa normalmente sconsigliabile, affermando che non c’è l’obbligo assoluto di vincere. Il coach slavo è un pragmatico e sa che non sarà un approccio semplice né per lui né per la squadra, ma su una cosa non transigerà: vuole che i Giganti mostrino combattività e carattere e mettano già in pratica le poche idee che ha avuto modo di instillare in questi primi giorni di allenamenti. Lo scopo era sicuramente togliere pressione a una squadra già abbastanza disorientata dalla sua stessa discontinuità e provare a lavorare per le prossime, a cominciare da quella in casa con Cremona. Ma senza precludersi nulla.

II Banco di Sardegna infatti tra le poche imprese di questa stagione può vantare proprio il successo sui milanesi all’andata, con una di quelle prestazioni in cui ha mostrato le potenzialità del gruppo quando riesce a estrarre il meglio da ciascuna delle sue componenti. E, anche se c’è poco da illudersi, proverà il bis sfruttando le fatiche di Euroleague degli uomini di Messina che solo venerdì hanno battuto Barcellona, ma soprattutto la propria voglia di seguire il verbo del nuovo coach bosniaco, uno cui piace il dialogo con i giocatori, ma che non è disposto a transigere su eventuali atteggiamenti di indolenza o scarsa concentrazione.

Da capire come Markovic si differenzierà da Bucchi, ad esempio se confermerà l’utilizzo di Charalampopoulos da 4, se preferirà Kruslin in partenza da 3 rispetto a McKinney, se sarà sempre Gombauld o Diop il pivot di partenza. Punterà sull’organizzazione difensiva, che è da sempre il suo mantra. Tra i sassaresi non sono segnalate assenze, a parte Bendzius che da febbraio potrebbe allenarsi col gruppo.

«Avranno sicuramente una motivazione in più per batterci – dice Markovic riferendosi al risultato dell’andata – e saranno molto concentrati, non cambia che giochino con il Barcellona o con Sassari, sono abituati, è un top team che ha inserito dei giocatori, recuperato altri, sarà ovviamente una partita molto difficile. Noi cercheremo di tirare fuori una prestazione positiva, queste tre partite prima della sosta mi aiuteranno a capire i ragazzi, le loro reazioni e trarre un giudizio completo su quello che potremmo fare».

Milano recupera Mirotic, la bomba del mercato estivo, assente anche a Sassari: «Dovrebbe giocare 15’ per evitare aspettative che non sono logiche dopo tante partite fuori» – ha detto coach Messina, che spera di recuperare la migliore forma di Maodo Lo e di Bortolani. Sassari invece spera in un miracolo a Milano.

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