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La Nuorese chiama a raccolta la città 

La Nuorese chiama a raccolta la città 

Artedino convoca una riunione con tifosi e imprenditori per capire il da farsi: «C’è tutto per primeggiare, ma servono aiuti»

19 giugno 2017
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NUORO. “Se sei nuorese batti un colpo! La Nuorese ha bisogno di te”. È questo lo slogan lanciato per invitare imprenditori, tifosi, sponsor, alla riunione in programma giovedì alle 20 nella sede della Nuoro Softball per decidere il futuro della società. «Sarà un’assemblea aperta a tutti quelli che vogliono dare una mano – spiega il presidente Michele Artedino –. Voglio capire se devo cedere la Nuorese oppure se c’è la forza, con l’ingresso di nuovi soci, per andare avanti. Questi cinque anni sono stati per me molto pesanti. Personalmente ho nuovi discorsi commerciali da portare avanti con l’azienda e il tempo da dedicare alla Nuorese sarà sempre meno. Per cui servono aiuti dal punto di vista economico, ma anche dirigenti che si occupino della gestione complessa di una società di serie D. Se dovessi decidere di rimanere, affiancato da un gruppo di persone, mi piacerebbe puntare alla Lega Pro. Questi tre anni sono stati un rodaggio importante per capire certi meccanismi. Penso che la Nuorese abbia tutto per primeggiare».

Nelle ultime ore si parla di un gruppo imprenditoriale interessato a rilevare il club.

«Mi ha contattato Giorgio Asuni, ex sindacalista, che si interessò anni fa alla Nuorese. Mi ha detto di rappresentare un gruppo di imprenditori che vuole rilevare la società. Ma sono scettico. Ho chiesto i nomi e mi hanno risposto di voler vedere i bilanci. Che mostreremo una volta capito chi abbiamo davanti. L’anno scorso per tutta l’estate ho portato avanti, con un altro gruppo, una trattativa fantasma. Non vorrei che ora accadesse lo stesso. Ma aspetto giovedì per vedere se c’è l’interesse anche dell’amministrazione comunale per la questione strutture, come il campo di allenamento. I problemi sono sempre gli stessi e se non li risolviamo una volta per tutte a giugno ci troviamo sempre nelle stesse condizioni».

Cosa si aspetta dalla riunione di giovedì?

«Voglio capire se la città ci tiene a che io costruisca, con supporto di altri, una grande Nuorese. Da solo non vado avanti perché non riesco a fare quello che ho in mente. Sto ancora smaltendo la delusione per non aver centrato i playoff. Per questo dobbiamo essere strutturati perché per ottenere risultati non basta una grande squadra. Voglio capire se ci sono i presupposti per creare una società forte. E se rimango voglio comandare perché in questi anni ho dato tanto alla Nuorese. Poi se c’è un gruppo che vuole subentrare ed è in grado di ottenere gli stessi risultati tenendo alto il nome della società, ben venga. Ma, finché nessuno si fa avanti, resisto».

È troppo presto per pensare alla squadra?

«Per la parte tecnica non ci sarebbero problemi. Sono tanti i giocatori che vogliono venire a Nuoro perché sanno che se rimango si punta alla vittoria del campionato. Stesso discorso per i tecnici. Alcuni si sono proposti. Mi ha chiamato Francesco La Tartara, ex regista Nuorese, che sarebbe disponibile a dare un mano accontentandosi del rimborso spese. Ma ci interessano i profili di Marco Sanna, Antonio Prastaro, Ninni Corda, o del mio amico Ibrahim Ba, ex giocatore del Milan. Però bisogna vedere se ci sono le condizioni per fare quello che sogno: portare la Nuorese in Lega Pro».

Giuseppe Sanna

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