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Maninchedda attacca il Tg1

di Mario Carta
Maninchedda attacca il Tg1

Accuse a un servizio Rai: «Giornalismo? Si rasenta il razzismo contro i sardi»

08 maggio 2017
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CAGLIARI. «In pochi minuti si è annullato il lavoro di promozione di mesi, in nome dell'ignoranza. La Sardegna terra di banditi raccontata a 'freddò nel Giro d'Italia è un luogo del pregiudizio, non della cronaca». L'assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, non ci sta e dal suo blog «Sardegna e libertà» si scaglia contro il servizio andato in onda sabato sera nel corso dell’edizione delle 20 del Tg1 della Rai. Nel mirino il servizio sui «luoghi del Giro» «Località – scrive l'esponente della Giunta Pigliaru, declinate «nell'immagine del cartello di Orune sforacchiato a pallettoni, nella memoria dell'ultimo delitto di Orune e in una visita a Orgosolo e ai suoi murales, con un'intervista al bibliotecario bravo a rispondere alla domanda originalissima sul sardo chiuso con una battuta intelligente: tutti appaiono chiusi finché non li conosci».

Maninchedda ricorda lo sforzo che la Sardegna ha fatto per accogliere il Giro numero 100. «Un lavoro fatto prima da Francesco Morandi e ora da Barbara Argiolas , che ha fatto sì che durante lo svolgimento della gara la complessità estetica dell'Isola emergesse in tutta la sua bellezza». Invece per Maninchedda « il Tg1 delle 20 fa un'operazione non giornalistica, ma letteraria che rasenta il razzismo».

L’assessore contrariato continua all’attacco. «Quando parla il Papa non sente il bisogno che, subito dopo, qualcuno faccia un servizio per ricordare i preti pedofili, o no? Se il Tg1 parla di Renzi, non si sente il bisogno che un altro servizio ricordi la Banca Etruria». Maninchedda parla anche a nome della Giunta: «Il Presidente del Governo sardo, se avesse potuto, sabato alle ore 22 avrebbe licenziato il direttore del Tg1. Tutta la Giunta l’altra notte è scesa sul piede di guerra, ma non ha strumenti reali per sanzionare il servizio pubblico». L'esecutivo regionale no, ma «deputati e senatori sardi possono considerare l'ipotesi di addebitare alla Rai un danno di immagine alla loro Regione».

Attacca anche il sindaco grillino di Assemini. «Sabato – dice – il primo tg nazionale ha esordito in un racconto della nostra terra stracolmo di pregiudizi, che oltre a macchiare la nostra storia offende ogni singolo cittadino sardo. Il direttore del Tg1 Orfeo chieda scusa».

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