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Luca Lotti rilancia il “tema sicurezza”

Luca Lotti rilancia il “tema sicurezza”

Il ministro al via del Gran Premio della Liberazione a Roma vinto da Seid Lizde

26 aprile 2017
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ROMA. Di corsa in bici a Roma, ma con il cuore per Michele Scarponi. Sono state tutte per il corridore marchigiano, la cui morte in un incidente durante l'allenamento ha lasciato il mondo dello sport e non solo sotto choc, le dediche del 72simo Gran Premio della Liberazione. Una gara segnata dal pensiero forte per Scarponi, proprio mentre a Filottrano si svolgevano i funerali del corridore scomparso, di un'edizione fortemente voluta dal ministro dello Sport, Luca Lotti.

Sono proprio le sue parole a dare il via alla gara più attesa, quella maschile under 23 vinta da Seid Lizde del team Colpack, nato a Catania da genitori bosniaci, che ha anticipato il valdostano Michel Piccot della Gavardo Bi&Esse Carrera Tecmor e il bielorusso campione d'Europa under 23 Alexander Riabushenko della Palazzago Amaru. «Questa è un'edizione triste perché il lutto che ha colpito il mondo del ciclismo è ancora qui tra noi. È un giorno triste che vogliamo comunque onorare correndo», le parole del ministro che ha anche patrocinato l'evento e garantito che ve ne saranno anche «molti altri nei prossimi anni».

«Questa è anche un'occasione per parlare non solo del decreto salva-ciclisti – ha precisato Lotti – ma di quanto ancora dobbiamo fare e dobbiamo tenere alta l'attenzione per la sicurezza nelle nostre strade. C'è ancora molto da fare: piste ciclabili, maggiore attenzione e maggiore cultura per l'attenzione ai ciclisti». In segno di rispetto a Scarponi, è stato osservato un minuto di silenzio prima di tutte le gare

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