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Joao, Sau e Borriello: il Cagliari a Udine per fare il sorpasso

di Roberto Muretto
Joao, Sau e Borriello: il Cagliari a Udine per fare il sorpasso

Tre punti in Friuli valgono l’11° posto e la salvezza aritmetica Tornano Padoin e Barella, ballottaggio Pisacane-Salamon

23 aprile 2017
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CAGLIARI. Se, superficialmente, ci si ferma a guardare la classifica, Udinese-Cagliari è una di quelle partite di fine stagione che non suscita interesse. Se invece si fa un'analisi più profonda, è facile dedurre che le due squadre hanno tante motivazioni per fare bene. In ballo non ci sono solo i tre punti ma molto di più. Per esempio la conferma dei due allenatori e di diversi giocatori. I rossoblù, inoltre, hanno la possibilità di festeggiare aritmeticamente la salvezza e in caso di vittoria, mettere la freccia e sorpassare i friulani, scalando un'altra posizione in classifica. Massimo Rastelli, pronto a fare carte false per restare al timone del Cagliari per il terzo anno di fila, ha lavorato molto sulla testa della squadra e la prestazione col Chievo è stata la risposta a chi aveva paura di un gruppo già in vacanza.

Albero di Natale. Il modulo sarà quello delle ultime partite con qualche interprete diverso. La squalifica di Ionita rimette in pista Padoin in un centrocampo nel quale rientra anche Barella. Nessuna novità in attacco con Joao Pedro e Sau alle spalle di Borriello. Quest’ultimo ha fatto piangere tante volte l’Udinese, squadra alla quale ha segnato dieci gol in carriera. In difesa è probabile il rientro di Pisacane per fare coppia con Bruno Alves, anche se il tecnico non ha sciolto la riserva e non esclude una conferma di Salamon.

La tattica. Il Cagliari cambia spesso il modulo in corsa. Dipende da quale piega prende la partita. Oggi si comincerà con Sau e Joao Pedro dietro Borriello, con il primo che diventerà la seconda punta in fase di possesso e il secondo avrà libertà di movimento tra le linee. Il bomber di Tonara dovrà sacrificarsi in copertura quando attaccheranno gli avversari, ma ormai ha memorizzato i movimenti e dato la disponibilità ad allontanarsi dalla porta. Aver ritrovato la via del gol dopo un lungo digiuno gli ha cambiato l’umore. Oggi si augura di stare in campo per tutti i 90’ e non essere ancora una volta sostituito. Il brasiliano, invece, ha bisogno di sentirsi libero per esprimersi al meglio, mentre se gli viene detto di coprire una certa zona di campo va in difficoltà e diventa più facile per gli avversari neutralizzare la sua fantasia.

Gli avversari. Delneri non rinuncia al tridente. In difesa recupera Felipe, conferma Zapata al centro dell’attacco con De Paul e Thereau esterni. «Il Cagliari ha tanti elementi interessanti - le considerazioni del tecnico friulano -, sia affermati che giovani. Non verrà qui a fare la comparsa». Il mister non si fida della squadra sarda, reduce dal bel successo sul Chievo. «Penso che la partita sarà di livello. Il risultato dell’andata non influisce, avremmo voluto vincere anche se a Cagliari avessimo vinto. All’andata eravamo appena nati. Oggi siamo cresciuti. La difesa è cambiata molto. Non ci sarà Wague, Ci sarà Felipe che non c’era. Anche la squadra è cambiata molto. Oggi è più concreta, ha più consapevolezza di cosa deve fare in campo». Della serie: vi aspettiamo per farvi lo scalpo. Il Cagliari è avvisato.

L’arbitro. La gara della “Dacia Arena” sarà diretta da Marini di Roma, all’esordio in serie A. Il direttore di gara laziale appartiene alla Can B e nella stagione in corso finora ha diretto quindici gare del campionato cadetto. Anche per lui quello odierno sarà un esame importante perchè in ballo c’è la promozione alla Can A.

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