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Calangianus, che voti il terzo posto vale l’ottimo per tutti

di Pietro Zannoni
Calangianus, che voti il terzo posto vale l’ottimo per tutti

Eccellenza, i giallorossi si preparano ai playoff con Castiadas Una stagione da incorniciare, come da anni non si vedeva

12 aprile 2017
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CALANGIANUS. Il campionato è terminato. Per i giallorossi, indolore la sconfitta interna con il Tortolì, dominatore dell’Eccellenza. Il terzo posto era già sicuro così come lo spareggio playoff con il Castiadas al Signora Chiara il 23 aprile. Dire “bravissimi” ai dirigenti guidati da Francesco Corongiu, a mister Alessandro Sassu, al suo staff e ai singoli giocatori è il minimo che si possa fare. E’ tutto così bello che quasi si stenta a crederci. In un momento così difficile per il calcio con gloriose società del nord e sud Sardegna in difficoltà, in questa stagione il Calangianus ha stupito o, meglio, sorpreso tutti. Anche i suoi tifosi.

Non che sia stato, quello ottenuto, un piazzamento chissà per quali strane coincidenze astrali. È stato il piazzamento al terzo posto dietro Tortolì e Budoni un podio meritatissimo. Queste due ultime realtà indicano come ormai certi valori tecnici è possibile mantenerli in zone ove il turismo offre concreti finanziatori e il Calangianus, con il suo terzo posto, attesta varie cose. Che in assenza degli imprenditori di una volta, oggi si fa tutto con un po’ di competenza, quella del giovane mister Alessandro Sassu, con un buon senso pratico dei dirigenti e i più stretti collaboratori, con la saggezza di alcuni vecchi sportivi che, dietro le quinte, seguono le vicende di una società che ha superato i suoi momenti difficili con buon senso.

Se si dovesse stilare una pagella finale, l’”ottimo” non lo si deve negare a nessuno. Ottimo per mister Sassu, ottimo per i dirigenti veri o per quelli seminascosti, ottimo ai giocatori che, umili, hanno seguito il giovane mister, hanno accettato le sue decisioni, che alla fine hanno ripagato tutti.

In tanta positività ora si gira pagina. Si intravvede la bella avventura dei playoff. La storia dei giallorossi - e, a proposito, speriamo che si abbandoni quella divisa verde che proprio non piace - impone di far le cose per bene. Con il Castiadas si deve far bella figura e cercare un pari o la vittoria per arrivare allo spareggio di Oristano con il Budoni. Ma ancora c’è tempo per pensarvi ci si vuol godere questo bel terzo posto che sa di campionato vinto. Quei fuoriquota scesi in campo domenica (Loriga, Pola, Diomedi, Fancello) sono un bel segnale per il futuro. Per ora però nell’ uovo di Pasqua c’è un fantastico terzo posto con playoff da disputare.

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