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I sogni di Han, “mascotte” del Cagliari

di Roberto Muretto
I sogni di Han, “mascotte” del Cagliari

L’attaccante nordcoreano è il goleador più giovane di questo campionato: «Qui tutti mi vogliono bene e mi aiutano»

11 aprile 2017
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CAGLIARI. Ha festeggiato il primo gol tra i professionisti con una cena in un noto ristorante della città. Kwang Song Han da quando è sbarcato in Sardegna vive nel centro sportivo di Asseminello. Per l’attaccante nordcoreano, il calciatore più giovane di questo campionato ad essere andato a bersaglio, è stata una serata speciale. Finita la partita ha ricevuto la telefonata di Sandro Stemperini, suo agente, al quale ha raccontato emozioni e paure prima di presentarsi in conferenza stampa.

Occhio lungo. Il Cagliari ha mostrato lungimiranza quando ha deciso di puntare su questo ragazzo prelevandolo dall’Academy di Perugia. Giulini e Capozucca non si sono fatti sfuggire l’occasione anticipando le mosse di Liverpool e Manchester City che stavano cominciando a muoversi per chiudere l’operazione. Nato a Pyongyang l’11 settembre del 1998, è stato portato in Italia da Alessandro Dominici, lo stesso che si è occupato del trasferimento di Nakata al Perugia ai tempi della presidenza Gaucci.

Il progetto coreano. L’arrivo di Han fa parte di un più vasto progetto varato dalla Corea del nord nel tentativo di rilanciare la nazionale. Di fatto il regime ha selezionato diverse decine di giovani talenti del pallone e li ha mandato a “studiare” dove il calcio conta. Une delle scelte non poteva che essere l’Italia. Così una pattuglia di ragazzi di belle speranze e carichi di entusiasmo è sbarcata a Perugia per prendere lezioni di italiano e non solo. Han è stato tra i primi ad arrivare ed è stato subito segnato al Cagliari. La società del presidente Giulini ci ha pensato un po’ ha detto sì. E pòotrebbe aver fatto l’affare del secolo.

Caratteristiche. Ottimi fondamentali, ambidestro, si è messo in luce al campionato mondiale Under 17 con la nazionale del suo Paese, attirando l’attenzione dei tanti osservatori presenti alla manifestazione. Di Han viene apprezzata la velocità di esecuzione, il dribbling secco e la capacità di smarcarsi in una frazione di secondo. Il primo squillo al Torneo di Viareggio con un gran gol in rovesciata nella partita contro il Parma. Poi la convocazione con la prima squadra, l’esordio a Palermo, e domenica scorsa l’esordio in casa con gol. Inutile ai fini del risultato ma una gioia immensa nonostante la sconfitta per un ragazzo inna morato di Cristiano Ronaldo, a cui il calcio potrebbe regalare nel prossimo futuro grandi soddisfazioni.

Mascotte.Han è voluto bene da tutto l’ambiente rossoblù. I compagni, l’allenatore, i dipendenti del Cagliari lo aiutano come fosse un figlio adottivo. Le difficoltà nella lingua non lo aiutano, ma questo ragazzo è uno attento. Studia, cerca di rubare i segreti del mestiere, ascolta i consigli. Ha voglia di arrivare, di migliorarsi e probabilmente ha trovato l’ambiente ideale per crescere. I compagni lo adorano. Non è un caso se dopo il gol il primo che lo ha abbracciato è stato Bruno Alves che ha il doppio dei suoi anni. Chissà che festa gli hanno riservato nello spogliatoio ieri alla ripresa degli allenamenti.

L’agente. «Dopo averlo visto al Viareggio - ha detto Sandro Stemperini a Tuttomercatoweb - ero sicuro che presto avrebbe fatto gol anche in serie A. Ora viene il bello ma anche il difficile». Il procuratore, specializzato nel “pescare” talenti in Oriente, è sicuro: «Intanto serve intelligenza tecnico-sportiva come quella di Capozucca e Giulini per puntare su un ragazzo così. So per certo che ci sono già diverse società che seguono Han con attenzione e credo che qualche telefonata il Cagliari l’abbia già ricevuta. Il ragazzo va lasciato crescere tranquillamente. È intelligente non ci metterà molto tempo ad ambientarsi».

L’allenatore. Quando lo ha visto allenarsi ad Assemini, Massimo Rastelli è rimasto colpito. Non è un caso che lo abbia subito convocato con la prima squadra e fatto esordire. «È un giovane interessante le parole dell’allenatore del Cagliari - , aveva fatto bene nei pochi minuti dove era stato impiegato a Palermo e col Torino ha segnato un bel gol. Andiamo con i piedi di piombo e lasciamolo crescere in modo spensierato». Sicuramente avrà altre chance perchè Rastelli sa che può fargli qualche bel regalo.

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