La Nuova Sardegna

CARBONIA. Succede tutto nel primo tempo sul campo di Carbonia. I minerari escono sconfitti per 1 a 2 nella gara interna col San Marco e perdono altro terreno nella rincorsa al Samassi e alla vetta della classifica.

Adesso dovranno dare una svolta al loro campionato per non perdere troppo terreno perché quella di ieri è una sconfitta interna che pesa. A discolpa della squadra di Marongiu c’è da dire che la rosa era fortemente rimaneggiata: tra squalifiche e infortuni mancavano sei titolari. Il risultato negativo, però, rimane. I Biancoblù hanno qualcosa da rimproverarsi almeno a inizio partita, tanto che il raddoppio è figlio di un errore di Bove che ha rinviato la palla sui piedi dell’avversario più capace che, ovviamente, ne ha subito approfittato.

E anche gli errori in fase conclusiva, come il gol mancato da Contu al 46’, hanno un peso specificio importante nell’economica della gara.

I minerari, poi, vantano anche diversi legni che hanno aiutato l’estremo difensore ospite a difendere il risultato. San Marco in affanno al 3’ per una incursione di Demontis sventata dalla difesa. Ma gli ospiti centrano il vantaggio al 15’ con Claudio Mura dopo un errore della difesa. Graccione manca l’incornata del pari al 27’ e poco dopo Farci infila la porta mineraria dopo un rinvio maldestro di Bove. Demontis non ci sta e al 37’ entra in area, subisce un fallo da rigore e segna l’1 a 2 che sarà anche il risultato definitivo.

Nella ripresa il Carbonia si riversa in avanti creando occasioni che non si concretizzano. Nel carnet delle occasioni perdute, oltre a Contu che manca un gol facile, anche la traversa di A. Cosa. La vena di Muccione, sugli scudi per tutta la partita e soprattutto su Foddi che, da posizione ravvicinata, non trova l’angolo giusto.

Carlo Floris