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Orange in crisi, mai battuta l’Italia in amichevole

Orange in crisi, mai battuta l’Italia in amichevole

ROMA. I nipotini dei profeti del calcio totale arrancano alle spalle di Francia, Svezia e Bulgaria nella corsa quasi sfumata ai mondiali russi. E il momento opaco dell’Olanda è fotografato dal 21°...

27 marzo 2017
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ROMA. I nipotini dei profeti del calcio totale arrancano alle spalle di Francia, Svezia e Bulgaria nella corsa quasi sfumata ai mondiali russi. E il momento opaco dell’Olanda è fotografato dal 21° posto nel ranking Fifa. Se l’Italia si arrabatta al 15° posto (salirà ad aprile al 13°) consolandosi con la fioritura di una nidiata di talenti, gli orange stanno messi peggio: dopo gli europei vedranno in tv anche i mondiali, salvo miracoli. Domani ad Amsterdam, sede già 5 volte delle 19 sfide tra le due squadre, l’Olanda del contestato Blind con Robben, Strootman e Sneijder, proverà a vincere la prima amichevole della sua storia contro l’Italia. In 19 gare nell’arco di 97 anni infatti l’Italia si è imposta 8 volte, tante quanti i pareggi mentre le vittorie dell’Olanda sono state 3, tutte in competizioni ufficiali. Ma l’anomalia e il fascino delle sfide tra le due nazioni stanno anche nel fatto che a contare veramente sono le tre vittorie olandesi e un pareggio trasformatosi in trionfo italiano nel Toldo-day del 2000, mentre gli otto successi azzurri lasciano un’impronta impalpabile salvo un paio di eccezioni. La Giovane Italia di Ventura vuole una certificazione ai suoi progressi e sa che avrebbe un sapore speciale trovarla in Olanda, terra promessa del calcio per tre lustri con due generazioni di campioni vicecampioni del mondo nel 1974 e 1978 e campioni d’Europa nel 1988. La storia del pallone racconta di un’Italia uscita dal disastro dei mondiali 1974 che si congeda da Valcareggi e affida all’estro di Bernardini la ricostruzione. Ma il destino le assegna nelle qualificazioni agli Europei proprio l’Olanda di Cruyff e Neeskens, la spettacolare macchina di gioco e di gol fautrice di un calcio totale a zona messo in pratica da un gruppo scatenato di talenti che con Feyenoord e Ajax hanno sequestrato la Coppa dei Campioni per quattro anni.

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