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Dinamo, scocca l’ora del turnover

di Andrea Sini
Dinamo, scocca l’ora del turnover

Dopo Monaco Pasquini pensa a qualche novità per recuperare energie: a Cremona fuori Bell, spazio a Carter e Monaldi

24 marzo 2017
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INVIATO A MONACO. Non è una macchina da sprint a tutta velocità, ma sulla media distanza ha dimostrato di potere trovare allunghi importanti. A metà del percorso che conduce alla Final Four di Champions League la Dinamo prova a riordinare le idee: il -11 incassato nel Principato di Monaco non è irrecuperabile, ma nel match di ritorno servirà ancora una volta una prova di altissimo livello. Su un tracciato da marce basse come quello di Montecarlo il motore diesel della Dinamo ha fatto il possibile per restare in corsa e mercoledì prossimo la spinta del pubblico di Sassari può fare la differenza.

Tra fatica e solidità. La quarantacinquesima partita ufficiale della stagione (una ogni tre giorni e mezzo per quasi 6 mesi) ha mostrato una Dinamo con un a condizione fisica complessivamente buona. Se non fosse così, i sassaresi non si sarebbero potuti permettere un finale di gara spumeggiante, con l’attacco – è vero – tutto sulle spalle di uno straordinario Stipcevic e di Lighty, ma con la difesa che ha alzato il ritmo alla grande, tenendo i monegaschi completamente a secco negli ultimi 5 minuti. Detto questo, c’è anche da ragionare in prospettiva, in vista dello sprint finale della regular season in campionato e degli eventuali playoff: un paio di elementi hanno bisogno di staccare momentaneamente la spina, sia per preservarne la condizione fisica che per permettere loro di recuperare energie mentali. Il giocatore maggiormente in difficoltà in questo momento è David Bell: in difficoltà in difesa e poco brillante in cabina di regia, specie di fronte a giocatori col turbo come Bost, l’ex giocatore dei Memminghem si è incupito e ha iniziato a perdere smalto anche in quella che è la sua dote principale, ovvero il tiro, che sia piazzato o costruito dal palleggio.

Si cambia? In vista del match contro Cremona, una gara tutt’altro che facile, in casa biancoblù stanno maturando alcune novità. L’idea sarebbe quella di dare un “giro” di riposo proprio a Bell e di provare a gettare nuovamente nella mischia Josh Carter, arrivato a Sassari per fare la differenza e rimasto mestamente in tribuna nell’ultimo mese a causa del suo rendimento molto al di sotto delle attese. Per non caricare ulteriormente il reparto esterni (Lacey e Stipcevic giocano regolarmente oltre 30’, D’Ercole ormai è costantemente sui 15’, senza Bell i giochi si riaprirebbero anche per Diego Monaldi. Il giovane play ex Siena ha dato in autunno grandi garanzie a livello di quantità e qualità, ma nel gioco degli equilibri di squadra e delle delicate alchimie curate da Pasquini è finito completamente fuori dalle rotazioni e non mette piede in campo ormai da mesi.

Verso lo sprint finale. Gli allenatori hanno normalmente il terrore di toccare il castello di carte costruito con pazienza e un lavoro di mesi, ma questo spostamento di pedine avrebbe, almeno dal punto di vista teorico, diversi effetti positivi: recuperare Bell (non si tratta di una bocciatura, e sta allo staff spiegare bene gli obiettivi al giocatore) e tenere caldi sia Carter che Monaldi in vista di un finale di stagione che si preannuncia durissimo. In aggiunta, l’idea di mantenere fluido il roster, con la possibilità di rotazioni tra panchina e tribuna, alza il livello di competitività all’interno di gruppo in cui anche altri elementi (per esempio Lawal e Sacchetti) hanno assoluta necessità di un’iniezione di fiducia.

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