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Pasquini: «Mai mollato, possibile ribaltare il gap»

dall’inviato
Pasquini: «Mai mollato, possibile ribaltare il gap»

«Si è giocato solamente il primo tempo di una sfida che dura ottanta minuti» Il coach sassarese ricorda che «in casa i monegaschi avevano asfaltato tutti»

23 marzo 2017
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PRINCIPATO DI MONACO. «Cosa ho detto ai ragazzi nell’ultimo quarto? Di ragionare nell’ottica dei 50 minuti. Ho detto loro che ogni punto guadagnato sarebbe stato importantissimo per il ritorno».

Federico Pasquini entra nella sala stampa della Salle Gaston Médecin carico come non mai. «Sapevamo già prima della partita delle qualità di questa squadra, che corre a tutta sul parquet e sa metterti in difficoltà. Abbiamo avuto problemi nella gestione del gioco – conferma il coach del Banco di Sardegna –, perché 24 palle perse sono troppe. Spesso abbiamo fatto una buona difesa per 18-20 secondi e poi abbiamo commesso errori negli ultimi secondi, magari su tagli in backdoor o in situazioni in cui loro comunque non sbagliano».

La rimonta finale dimostra che la strada per le Final Four non è sbarrata. «È il primo tempo di questa partita da 80 minuti – dice Pasquini –. Per 30 minuti non abbiamo giocato da Dinamo, nei successivi 10 ho visto grande qualità a livello difensivo. Quando vedo giocatori combattere in quel modo penso che si possano davvero fare grandi cose. Mi è piaciuto il fatto che la squadra non si è mai arresa. Undici punti non sono poi così tanti, possiamo ribaltarli davanti ai nostri tifosi. Non dimentichiamo che il Monaco su questo campo quest’anno ha asfaltato tutti. Possiamo passare il turno, è il nostro obiettivo. Dovremo fare una partita di grande cuore e sacrificio».

C’è qualcosa che si può perfezionare nel piano gara? «Abbiamo avuto tante palle perse e abbiamo sofferto in tante situazioni di uno contro uno che avevamo preparate bene. Loro sono bravi, si muovono molto. Loro hanno giocatori di estremo valore su entrambi i lati, si è visto in campo. Credo che dovremo fare qualcosa soprattutto per soffrire meno nelle situazioni di pick&pop con Davies. Sugli altri dal mio punto di vista abbiamo fatto un buon lavoro».

Gani Lawal ha avuto un paio di buoni sprazzi ma poi si è incartato. «Queste partite non ti aspettano, devi essere subito pronto, l'impatto con la gara per lui è stato difficile. Dobbiamo lavorarci sopra, magari sono io che sto sbagliando qualcosa. Dobbiamo cercare di tenere tutti al top mentalmente, sicuramente devo fare qualcosa io per aiutarli. Penso anche a Bell, che è in difficoltà perché forse sta pensando troppo, ha ancora scorie delle brutte prestazioni con Milano e Avellino. Bost e Wright non sono i clienti più facili, ma ho parlato molto con lui – conclude coach Pasquini –, sono sicuro che verrà fuori da questa situazione». (a.si.)

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