La Nuova Sardegna

AVEZZANO. L'allenatore del Tortolì Francesco Loi era squalificato e ha assistito, dal settore dei distinti, alla gara dei suoi ragazzi. Al termine della partita però non si è sottratto al fuoco di domande dei giornalisti presenti allo stadio Comunale. Il tecnico sardo è su tutte le furie: «La partita di oggi è stata giocata purtroppo ad armi impari, e mi riferisco alla vergognosa espulsione di Vignati da parte del direttore di gara dopo appena venti minuti di gioco. Non riesco a capire perché l'arbitro ha estratto subito il cartellino rosso, non mi sembrava che l'intervento fosse così cattivo da meritare questa decisione. Ripeto è stata una scelta vergognosa che ci ha penalizzato troppo. Giocare in dieci per settanta minuti su questo campo non è stato semplice credetemi. Non posso però rimproverare nulla ai miei ragazzi, ma perdere così fa veramente male».

Poi il tecnico isolano parla del gol di Nieddu che ha riaperto, seppur per pochi minuti, la partita: «Cosa vi devo dire? Siamo riusciti anche a segnare un gol quando eravamo in doppio svantaggio. Segno che la mia squadra è stata viva fino alla fine. Sono dispiaciuto per come sono andate le cose oggi, qui c'è il lavoro di un anno dietro, e non mi va di uscire in questa maniera dalla Coppa Italia per delle colpe non nostre. La mia squadra merita un bel dieci in pagella, mentre all'arbitro andrebbe dato uno». Anche il Presidente del Tortolì Giovanni Cualbu dice la sua: «Mi dispiace davvero per come sono andate le cose. Uscire in questo modo fa male, ma bisogna anche fare i complimenti agli avversari che ci hanno messo sotto pressione. Giocare in inferiorità numerica per oltre un'ora non è stato semplice, ma abbiamo dimostrato di non mollare mai». (p.r.)