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Fuga dal Tempio, non restano che pochi baby

Fuga dal Tempio, non restano che pochi baby

Molla anche Pancrazio Sechi, l’ultima “stampella” del presidente Marco Pallotta. Tifosi in rivolta

14 marzo 2017
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TEMPIO. Peggiora la situazione in casa della SEF Tempio, dove oltre a non essere stato ancora nominato l'allenatore che sostituirà Amedeo Cassitta, si è anche dimesso l'unico dirigente presente in città, Pancrazio Sechi. «Ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili da dirigente senza portafoglio dalla Sef Tempio – ha dichiarato Sechi –. Mi dispiace dirlo ma non seguirò più neanche le squadre del settore giovanile, che mi hanno regalato in tutti questi anni tantissime soddisfazioni. Mi auguro che la situazione si risolva presto, per il bene del Tempio e dei suoi tifosi, ma per me non era più possibile continuare con questa dirigenza».

E così il presidente Marco Pallotta ha perso ieri un'altra pedina importante, l’ultima rimasta a difendere il buon nome della società. Allo stato attuale il Tempio è una scatola vuota, senza dirigenti presenti in città (visto che Pallotta è a Roma da tre mesi e non ha più messo piede in Sardegna), senza giocatori eccetto quelli della juniores e del settore giovanile, e senza allenatore.

Carlo Nativi ha infatti preso altro tempo per capire bene la situazione, e così anche domani a Dorgali (dove è in programma una partita valida per la coppa Italia di Promozione)la squadra non avrà un mister in panchina.

Nel frattempo c'è da segnalare il malcontento dei tifosi e della città intera che si sente presa in giro e umiliata dopo la figuraccia di domenica a Bonorva, dove i ragazzi della juniores sono scesi in campo solo in dieci perdendo per 10 a 0. Chi ha giocato non ha ovviamente colpe. Ha fatto quel che ha potuto, ma è stata questa la peggiore sconfitta patita dai galletti nella loro storia. Una sconfitta causata dalle sciagurate scelte societarie degli ultimi mesi e che sicuramente oltre alle dimissioni di Sechi lascerà ulteriori strascichi. Ora resta da vedere chi giocherà domani a Dorgali nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, e chi scenderà in campo poi domenica prossima al Nino Manconi contro il Lauras.

Un disastro. Ancora più grave se si pensa che il 18 dicembre il Tempio era primo in classifica mentre oggi, continuando di questo passo, rischia di giocare i playout o di essere addirittura radiato se non riuscisse a terminare il campionato.

Intanto Pallotta non molla e rimane al suo posto, i regolamenti infatti a meno che non presenti le sue dimissioni sono dalla sue parte, nessuno lo può scalzare. Ed il Tempio sta ì diventando sempre più la cenerentola del campionato di Promozione.

Marco Giordo

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