La Nuova Sardegna

ARBUS. Tomasi gela la Tharros e lo fa al 90’, in piena zona Cesarini, quando ormai lo 0-0 sembrava il risultato più probabile confezionato da una gara piuttosto equilibrata e giocata dalle due formazioni con ritmi non troppo alti. In panchina per i padroni di casa Nicola Agus nuovo tecnico (un ritorno) scelto dalla società dopo le improvvise dimissioni presentate in settimana da Luca Zurru. L’Arbus deve fare a meno dello squalificato Antonio Ferraro sostituito da Spina, per il resto solita squadra con Ibba e Damiano centrali difensivi, Tomasi e Martinez pronti a colpire in avanti, Zara, Manca e Spina impegnati nel settore centrale, Sanna e Urru esterni di fascia. Gli ospiti che giocano da subito molto raccolti fanno del raddoppio di marcatura l’arma più decisiva nella gestione della gara e affidano le scorribande offensive al sempre pericoloso Federico Fiori saltuariamente supportato da Basciu e da improvvisi inserimenti di Forma. L’Arbus con Spina e Tomasi già al 1’ imprime un’accelerazione che rimane però isolata e illusoria.

Al 19’ Basciu ci prova dalla distanza, palla fuori. Al 27’ la Tharros va in gol, l’arbitro vede tutto e annulla per fuorigioco. Al 30’ i granata vicinissimi al vantaggio con una splendida deviazione di Tomasi di testa che batte Mele ma finisce sull’incrocio dei pali e ancora prima del riposo due volte Martinez ci prova con conclusioni dal limite. La ripresa si apre al 5’ con una grandissima occasione per Fiori che nella conclusione grazia però Atzeni. L’Arbus sembra più deciso rispetto all’abulico primo tempo. Un atteggiamento che genera occasioni per Martinez al 12’ e soprattutto al 36’ quando una errata interpretazione di Galiffi gli impedisci di involarsi a rete e quelle per Tomasi al 28’, 31’ e 36’. È 0-0 ma solo fino al 90’ quando Tomasi servito da un prezioso assist di Martinez fa esplodere un gran sinistro che batte Mele, infiamma il Santa Sofia e regala tre preziosissimi punti ai granata. (g.v.)