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Cagliari, Artur Ionita: è tornato il gladiatore

di Roberto Muretto
Cagliari, Artur Ionita: è tornato il gladiatore

«Dopo un infortunio come quello che ho subito bisogna non farsi prendere dalla sconforto e avere tanta pazienza»

24 febbraio 2017
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CAGLIARI. Quanto Artur Ionita sia mancato al Cagliari lo si è visto domenica a Genova. Il centrocampista moldavo ha aggiunto quel pizzico di personalità e cattiveria agonistica che spesso i rossoblù hanno tenuto chiuse in un cassetto. Soprattutto nelle partite in trasferta. Arrivato in Sardegna la scorsa estate, accompagnato da una forte dose di entusiasmo, Ionita si è infortunato alla terza giornata (11 settembre) a Bologna ed è rimasto fuori per cinque mesi. Un calvario fatto di terapie, allenamenti mirati, tanta fatica e una forza di volontà incrollabile. «Sono felice per la prestazione contro la Sampdoria - ha detto il giocatori ieri ai microfoni di Radiolina -. Se il mio stato di forma è buono, anche se non può essere al massimo, lo devo al grande lavoro svolto con i preparatori che mi hanno seguito passo dopo passo e non mi hanno mai fatto mancare il loro incoraggiamento. Sto bene, voglio aiutare la squadra nella parte finale di una stagione che può regalarci delle soddisfazioni».

L’infortunio dello scorso settembre resta un brutto ricordo. «Ho rivisto tante volte le immagini - ha sottolineato - ma la dinamica non l’ho capita bene. Forse ho fatto un movimento innaturale. Comunque, quando ti succedono queste cose bisogna non farsi prendere dallo sconforto, essere positivi e avere tanta, tanta pazienza».

Il centrocampista domenica scorsa non ha avuto paura a fare contrasti. Ha lottato dall’inizio alla fine con determinazione, pressando e correndo tantissimo. Solitamente quando si torna da un infortunio serio si tende ad andare per gradi, lui ha subito ingranato la marcia alta, non si è risparmiato, dimostrando sul campo di avere una gran voglia di pallone. Il ritmo partita si recupera giocando e lui ha saltato tutti i passaggi. «Il mister mi chiede un grande lavoro difensivo - ha aggiunto Ionita -, io all’inizio del campionato ho commesso degli errori perchè il mio allenatore in nazionale (Igor Dobrovol’Skij) mi ha fatto lavorare molto sulla fase d’attacco, al Cagliari è diverso e grazie a mister Rastelli ho imparato tante cose. So che cosa vuole da me e sul campo cerco di applicare quando si prova negli allenamenti».

In Sardegna si è integrato subito. Ha familiarizzato con i tifosi anche grazie al suo carattere. È un ragazzo sempre sorridente, disponibile. Ha la faccia da buono. Ma quando inizia la partita si trasforma e diventa, sportivamente parlando, cattivo e non fa sconti. «Qui sto benissimo, la gente è cordiale, mi invita sempre ad andare a cena, è così ospitale che qualche volta mi mette in imbarazzo. Ci sono tante similitudini tra i moldavi e i sardi. Non me lo aspettavo. Questo mi ha aiutato moltissimo a integrarmi».

Domenica un’altra trasferta. Sul campo del Crotone che forse si gioca l’ultima chance per sperare nella salvezza. Ci sarà ul clima “caldo” in campo, ma anche u n arbitro, Orsato, che sa farsi rispettare. «Andiamo per vincere - ha concluso Ionita nell’intervista a Radiolina -. Sappiamo che è una partita difficile ma ci stiamo preparando bene e abbiamo la giusta mentalità per fare una buona partita. Se ripetiamo la prestazione fatta con la Sampdoria possiamo tornare a casa con un bel risultato».

Ionita domenica potrebbe essere ancora nella lista dei titolari. Rastelli fa salti di gioia per il suo recupero. A Crotone ci vorrà tutta la sua grinta per domare un avversario disperato.

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