La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Strepitosa Dinamo, è finale con Milano

di Andrea Sini
Strepitosa Dinamo, è finale con Milano

I sassaresi battono Brescia al termine di un match tiratissimo. Oggi alle 18 andranno a caccia del loro terzo successo

19 febbraio 2017
4 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A RIMINI. «Il rosa mi dona proprio», dice Rok Stipcevic sforzandosi da morire per apparire serio, pochi minuti dopo avere segnato la tripla che ha deciso la partita. Il rosa dona da morire alla Dinamo, che al termine di un altro match equilibratissimo supera la Germani Brescia per 77-70 e centra la terza finale di Coppa Italia degli ultimi quattro anni. Questo pomeriggio alle 18 alla Fiera di Rimini i biancoblù si giocheranno il trofeo contro i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, che ieri hanno superato Reggio Emilia nell’altra semifinale.

Rosa Roking. La Final Eight romagnola si tinge di colori pastello, dopo 40 minuti ad altissima tensione, nei quali la Dinamo è andata subito in fuga (20-8), si è fatta riprendere e superare con un break di 2-16 a cavallo dei due quarti, e nel secondo tempo – con sacrificio e pazienza – è riuscita a risolvere il complicato rebus Brescia. La prestazione stellare di Lacey e il killer instinct di Stipcevic hanno fatto la differenza, spostando l’equilibrio dalla parte degli uomini di Pasquini.

Tira e molla. La Leonessa ha divorato la Dinamo appena due settimane fa e i sassaresi se lo ricordano bene. Il quintetto ormai abituale con Bell, Lacey, Devecchi, Sacchetti e Lydeka esce bene dai blocchi, difende duro e con Devecchi e Lacey va subito a +8 (11-3). Pasquini manda dentro Stipcevic e Savanovic, con il serbo che batte subito la zona bresciana dall’angolo per siglare subito dopo il +11 (17-6). Il croato sigla poi la tripla del 20-8, ma una colpo di coda di Bushati e Landry consente alla Leonessa di arrivare alla prima sirena limitando i danni, sul 22-15, con un coach Diana nervosissimo. Il quintetto con Lawal centro non funziona bene né in attacco, né in difesa, così Brescia nonostante l’uscita di Moss con 3 falli prende coraggio e con Moore e Burns ricuce immediatamente lo strappo, risalendo a -2 (22-20). L’uscita di Lacey è deleteria: i sassaresi restano a secco per ben 5 minuti, così lentamente la Germani ribalta il match con Luca Vitali e Moore, mettendo la freccia sul 22-24 al 15’. Pasquini rimanda dentro Lacey e la squadra riacquista sostanza, rimettendo un po’ le cose a posto con Devecchi e Bell (29-27). È solo un momento, perché Brescia gioca con molta più energia e scappa via: Landry e Vitali prendono giri e a 1’ dal riposo la tripla del play azzurro fa volare la Leonessa a +8 (31-39), e al riposo i sassaresi arrivano su un 33-39 con più preoccupazioni di quante non ne derivino dai 6 punti di ritardo.

Lotta aperta. Lacey suona la carica per i sassaresi, che con una tripla di Devecchi risalgono immediatamente a -1 (38-39). Moore li ricaccia indietro con una tripla, Moss firma da centro area il +6 della Germani (40-46) a 6’30”. La Dinamo si scuote ancora grazie a Lacey, accelera in difesa e rimette la prua avanti in appena un minuto (49-48 a 5’35”) con tre triple di fila, firmate dallo stesso Lacey, Sacchetti e Bell. Il match resta estremamente duro e apertissimo. Il cronometro dei 24” va in tilt, gli uomini in rosa no e un guizzo di Lawal permette di arrivare alla terza sirena sul +5 (60-55).

Il momento dei duri. Il Banco si aggrappa alle giocate in post basso di Savanovic e mantiene un piccolo margine (64-59 a 6’20” dalla fine). Moore con l’ennesimo rimbalzo offensivo tiene viva Brescia (64-63), ma si segna pochissimo. A 2’50” una combinazione tra i fratelli Vitali regala il +1 alla Leonessa (66-67). Con la Dinamo sotto, sale in cattedra Stipcevic: il play croato fa commettere il quinto fallo a Moss e riporta avanti i sassaresi, poi va a infilare la tripla del 71-67 a 2’09”. Si entra nell’ultimo minuto sul 72-68, e la palla in mano, ma Stipcevic fa sfondamento e dall’altra parte Vitali fa -2 dalla lunetta. A 30” la Dinamo ha palla in mano, Lacey la lavora alla grande per 22”, poi scarica per Stipcevic che incendia la retina da oltre l’arco e “la vince”: a 7” è 75-70 e prima ancora del sigillo di Lacey dalla lunetta gli uomini in rosa fanno già festa. È un colore che dona, non è vero?

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative