La Nuova Sardegna

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Luca Manca torna a casa «Ci riprovo tra un anno»

Il centauro sassarese si era dovuto fermare a due giorni dall’arrivo della Dakar «Sono amareggiato e anche un po’ deluso ma la mia avventura non è finita»

17 gennaio 2017
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ALGHERO. Stralunato da un viaggio lunghissimo e debilitato dagli antibiotici, ma felice di essere tornato a casa. Luca Manca è arrivato ieri ad Alghero con l’ultimo volo da Linate. Ad attenderlo la moglie, i familiari più stretti e qualche amico. «Lo so di aver deluso - le sue prime parole - e ho dentro tanta amarezza per come è andata. Ma non mollo, tornerà l’anno prossimo per completare l’opera. Non potevo andare avanti, anche se fino sono soddisfatto dei risultati ottenuti nelle tappe. Ora ho bisogno di riposarmi e stare tranquillo con la mia famiglia».

Il centauro sassarese si era dovuto fermare a due giorni dall’arrivo della Dakar tradito da un’infezione polmonare. I medici lo avevano riverato al pronto soccorso dell’ospedale di Chilecito, in Argentina, dopo una banale caduta, in un tratto nel quale la velocità era molto ridotta. La botta aveva però riacutizzato un dolore alla schiena che lo infastidiva già da un po' di tempo, e in ospedale si è scoperto una polmonite che si trascinava, probabilmente, da qualche giorno. Da quando? Difficile dirlo, perché Luca aveva dolore, ma non febbre. Neanche una linea.

In una gara folle come la Dakar non solo il percorso è duro, ma anche le condizioni ambientali. Tra Cile, Bolivia e Argentina ci sono sbalzi altimetrici impressionanti . Si sale fino a quota 4000 metri, si torna a livello del mare, si viene sballottati dai trenta gradi nel deserto ai 2 gradi in altura. Si passa in una amen dalla grandine al sole, dalla sabbia alle alluvioni. Roba da supermen. Luca ci stava riuscendo con un recupero costante che lo aveva portato nell gruppo dei primi 50. «Sentivo il fiato corto da un po' di giorni – ha raccontato il centauoro sassarese dopo l’incidnete –, pensavo fosse dovuto all'altitudine. Come sono caduto ho sentito dolore alla schiena, sul fianco sinistro. Pensavo a una botta, magari a un’incrinatura delle costole, invece la lastra ha evidenziato la polmonite».

La diagnosi è stata confermata anche a Sassari e dopo due giorni di antibiotici Luca è stato dimesso e ha potuto organizzarsi per il ritorno in Sardegna. Anche questa operazione non facile considerate le distanze. Da Chilecito ha raggiunto in auto all'aeroporto di La Rioya, da dove con un volo interno ha raggiunto Baires. Dalla capitale argentina è ripartito per Milano dove è arrivato ieri pomeriggio. Quindi l’ultimo volo per Alghero e finalmente l’abbraccio dei suoi cari.

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