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Rastelli: «Una prova di grande carattere»

di Enrico Gaviano
Rastelli: «Una prova di grande carattere»

Il tecnico rossoblù: «Bella reazione dopo il loro gol»

27 settembre 2016
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CAGLIARI. Una vittoria all’ultimo respiro val bene una espulsione. Lo sa bene Massimo Rastelli che ha incassato il cartellino rosso dopo l’1-1 della Samp ma si ritrova negli spogliatoi a commentare il successo con un sorriso che gli attraversa la faccia da parte a parte. «Cosa ho detto all’arbitro? Semplicemente come fa a non fischiare un fallo del genere? Oddio – confessa –, forse ci ho aggiunto qualche cosa in più, ma non mi ricordo cosa...»

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, seguendo un percorso difficile, come il mister rossoblù si aspettava alla vigilia. «Lo avevo detto in sede di presentazione – ricorda Rastelli –, la Samp è una squadra che lascia pochissimi spazi, dunque dovevamo attaccare con verticalizzazioni, avere pazienza se qualche volta si è finiti in fuorigioco. La squadra mi ha seguito e alla fine abbiamo vinto».

Anche se il finale della partita è stato davvero da cardiopalma. «Abbiamo subito il loro pareggio in maniera un po’ strana – dice l’allenatore del Cagliari –, un fallo netto su Barella che però non è stato visto dall’arbitro. La squadra si è forse fatta sorprendere a quel punto e ci siamo trovati improvvisamente sull’1-1. Però poi c’è stata una bellissima reazione di tutti. Aver reagito dopo aver preso quel gol, e quando la partita era praticamente finita, è stato davvero un segnale di forza e di carattere. Anche questo è un segnale importante».

E poi ha segnato Federico Melchiorri, assente da sei mesi: l’espulsione però non gli ha impedito il gol della vittoria. «No, no, l’ho visto il gol – sorride Rastelli –, diciamo che sono rimasto nei paraggi. Comunque sono molto contento per Federico. Lui si è allenato furiosamente, quest’estate non ha fatto vacanze, ha cercato di accorciare i tempi di recupero e alla fine è stato premiato. E dopo il gol c’è stata tutta la panchina e tutti i compagni in campo che sono saltati tutti addosso a lui, una montagna di gioia ma anche un abbraccio forte al compagno che è ritornato in seire A alla grande».

Poi c’è il problema della fascia di capitano. Il problema è che dovevamo assolutamente evitare, in una partita così importante di perdere concentrazione. Davvero, volevamo vincere contro la Sampdoria e ho preferito lasciare la fascia a Sau e regalare alla squadra la concentrazione giusta per affrontare questo match».

Infine l’infortunio che ha costretto lo stesso Storari a lasciare il campo. «Sembra una distorsione – risponde l’allenatore –. Non sappiamo esattamente valutare al momento cosa è successo. Lo sapremo nei prossimi giorni».

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