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La nuova Dinamo spinge già a tutta

di Andrea Sini
La nuova Dinamo spinge già a tutta

I sassaresi al lavoro nel ritiro di Olbia. Tanti volti nuovi e grande intensità per un gruppo che vuole fare divertire

26 agosto 2016
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INVIATO A OLBIA. La solidità tutta slava di Dusko Savanovic, il dinamismo di Trevor Lacey, la classe di Darius Johnson Odom, la freschezza di un ragazzino destinato a sorprendere tutti, Michele Ebeling. La nuova Dinamo prende forma in Gallura in un clima disteso, tutto sudore e fatica. Nella “prigione dorata” del Geovillage di Olbia, scelta dal 2012 come sede del ritiro estivo, la squadra biancoblù è al lavoro per preparare la sua settima stagione consecutiva nella massima serie di basket.

Tutti al lavoro. Mercoledì, al quarto giorno di allenamenti doppi, coach Federico Pasquini ha condotto il primo cinque contro cinque della stagione. Ieri lo stesso copione, con un pensante lavoro mattutino agli ordini del preparatore Matteo Boccolini e un’altrettanto intensa e impegnativa seduta sul parquet del Geopalace. Corsa, allenamenti sulla sabbia e in piscina, tanto basket e persino un po’ di boxe, finalizzata ad aumentare la coordinazione e soprattutto ad abituarsi ai contatti vicino a canestro. La squadra biancoblù fa un po’ di tutto e soltanto nel prossimo weekend scenderà in campo per le prime amichevoli della stagione: il 3 e 4 settembre, proprio sul parquet olbiese, è in programma il torneo che vedrà in campo anche Hapoel Gerusalemme, Scandone Avellino e JuveCaserta.

La presentazione. Questa mattina è invece in programma il “Welcome day”, la prima presentazione ufficiale della Dinamo 2016-’17, alla quale prenderanno parte non soltanto i nuovi acquisti, ma tutti gli effettivi del roster. Bocche cucite, sino a quel momento, per scelta della società: quella odierna sarà la prima vera occasione per ascoltare le parole degli uomini che hanno sposato il progetto Dinamo per questa stagione.

Sudore&fatica. Muscoli tirati a lucido e tanta voglia di raggiungere in fretta la condizione ottimale. Dal ritiro della Dinamo traspare una grande voglia di dare il massimo, come confermato anche dall’entourage sassarese. Si spinge al massimo nei lavori atletici e le partitelle sul parquet hanno già un’intensità sorprendente. Dalla durezza dei blocchi agli scivolamenti difensivi, sino alle legnate che iniziano a piovere nell’area colorata. Nessun segno di indolenza e nessun tentativo di “nascondersi”. Musica per le orecchie di Federico Pasquini, che dopo una lunga parentesi come direttore sportivo e la fase da traghettatore in panchina dello scorso finale di stagione, alla fine ha deciso di accettare la delicata sfida propostagli da Stefano Sardara: il doppio ruolo di dirigente e coach, con il compito di riportare il sorriso al pubblico del palazzetto, dopo una stagione decisamente turbolenta.

L’invasione. Nutritissima la legione biancoblù sbarcata a Olbia per queste tre settimane di full immersion: in attesa del rientro dell’olimpionico Rok Stipcevic (arriverà in Sardegna domani) e del centro Gabe Olaseni (è impegnato con la nazionale inglese e sarà a Sassari a metà settembre), il parco giocatori è composto da tredici giocatori: dieci effettivi, più i baby Pompianu e Casula e il rinforzo Ryan Martin, aggregato al gruppo in attesa di Olaseni. A guidare il gruppo il coach Federico Pasquini con gli assistenti Mauro Baioni e Paolo Citrini, il preparatore Matteo Boccolini, i fisioterapisti Ugo D’Alessandro, Simone Unali e Andrea Giordo, i dirigenti Sardara e Gian Mario Dettori, il team manager Luigi Peruzzu e il factotum Lele Fara.

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