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ORA UNA MOSSA PER SPIAZZARE LE FURIE ROSSE

Non è un’. Invincibile Armata quella azzurra. L’illusione è durata l’arco di due partite, seppur decisive (per passare il turno): le seconde linee non valgono le prime, l’occhio della tigre va...

24 giugno 2016
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Non è un’. Invincibile Armata quella azzurra. L’illusione è durata l’arco di due partite, seppur decisive (per passare il turno): le seconde linee non valgono le prime, l’occhio della tigre va rispolverato subito, la tattica dovrà essere modulata meglio in vista dell’ottavo di finale contro la Spagna che rappresenta la rivincita dello scorso Europeo. Insomma, meglio ricordarsi che negli ultimi anni l’armata invincibile del calcio era davvero spagnola, come la flotta di Filippo II: due titoli continentali di fila, un Mondiale.

Antonio Conte lo sa, ma non cambierà modulo: chiederà agli azzurri di mostrare la stessa faccia che ci ha permesso di fare lo scalpo a Belgio e Svezia. Difesa di ferro, tanta corsa, carattere anche in attacco per difendere il pallone e - in gergo - fare salire la squadra verso l’area di rigore delle Furie Rosse. Di più non possiamo. Non c’è un fantasista con la maglia azzurra in grado di svariare lungo tutto il fronte offensivo distribuendo sapienti passaggi. Non c’è un regista dinamico, geniale che detti il ritmo all’orchestra. Abbiamo Candreva - sperando di recuperarlo in tempo, i segnali sono buoni - che parte da destra e salta l’avversario; abbiamo De Rossi, uno che gioca a calcio a occhi chiusi, ma ormai a “velocità codice”.

Questo l’hanno capito un po’ tutti, figuriamoci quella vecchia volpe di Del Bosque. Insomma, serve una mossa napoleonica anche da parte di Conte per andare a sfidare nei quarti (presumibilmente) la Prussia. Pardon, la Germania campione del mondo.

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