La Nuova Sardegna

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L’Europeo ha un’altra favola: l’Islanda

di Stefano Aravecchia

Agli ottavi sfiderà l’Inghilterra. Ronaldo, doppietta con tacco ma il Portogallo passa solo come terzo. Così Albania a casa

23 giugno 2016
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Nell’isola degli Elfi sono abituati alle favole. L’Islanda scrive un’altra pagina di storia qualificandosi per gli ottavi come seconda classificata. Un girone senza conoscere l’onta della sconfitta, concluso ieri dagli uomini di Lagerbäck con una vittoria all’ultimo respiro contro l’Austria. La rete al 94’ firmata da Arnor Ingvi Traustason, onesto centrocampista che gioca in Svezia nel Norrköping, ha consentito agli islandesi di agganciare in vetta l’Ungheria, che però ha mantenuto il primato in virtù di una miglior differenza reti. Esce mestamente dall’Europeo l’Austria, beffata in pieno recupero dal gol di Traustason dopo il botta e risposta tra Bodvarsson e Schopf. Grandi rimpianti per il Das Team, che sull’1-0 spreca un rigore con Dragovic (palo esterno) e chiude all’ultimo posto. Festa grande invece per gli Strákarnir okkar che affronteranno l’Inghilterra il 27 giugno a Nizza. Per provare a scrivere un altro capitolo della favola.

Ma se la qualificazione dell’Islanda è da considerarsi una grande sorpresa, come si può definire quella dell’Ungheria? I magiari, accreditati tra le peggiori squadre del lotto, hanno addirittura vinto il raggruppamento. Concedendosi il lusso di condannare al terzo posto il favoritissimo Portogallo, nonostante il prepotente risveglio di Cristiano Ronaldo. La stella del Real Madrid risponde alle critiche per le precedenti prestazioni e si riscatta con una doppietta nel match decisivo: il rocambolesco pareggio per 3-3 basta alla nazionale di Santos per passare il turno, come una delle migliori terze. Il minimo, verrebbe da dire, visto che i favoriti lusitani chiudono il gruppo alle spalle dei magiari e dell’Islanda. Scenario inimmaginabile alla vigilia del torneo. Se non altro il Portogallo sfoggia una prova di cuore ed orgoglio riuscendo a rimontare tre volte lo svantaggio: ungheresi a segno con Gera e la doppietta di Dzsudzsák, iberici con Nani e due reti di CR7. Che si toglie lo sfizio di regalare una magia alla platea di Lione, deliziata con uno splendido gol di tacco. Come detto i lusitani saranno ripescati come una delle migliore terze. A farne le spese l’Albania di Gianni De Biasi, condannata dalla differenza reti e costretta a tornarsene a casa. Un peccato, le Aquile del tecnico italiano avrebbero meritato miglior sorte.

@Star_70_

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