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Le mosse di Conte Eder e Darmian piazzano il sorpasso

di Alessandro Bernini
Le mosse di Conte Eder e Darmian piazzano il sorpasso

Il ct ha provato l’undici anti-Belgio per la partita di domani Italo-brasiliano favorito su Zaza, a sinistra niente El Shaarawy

12 giugno 2016
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INVIATO A MONTPELLIER. Ha studiato tutto Antonio Conte. Perfettamente. Anche le distanze: stavolta però non tra i reparti in campo, ma tra la sua squadra e gli occhi indiscreti. Il centro sportivo di Grammont è quasi più blindato del deposito di Zio Paperone: non tanto per la sicurezza, quanto perché il Ct non vuole far filtrare niente all’esterno.

3-5-2 con Eder. Gli spifferi però arrivano, è fisiologico. E la sensazione è che domani contro il Belgio non vedremo quel 3-4-4 che negli ultimi giorni è stato sbandierato da molti come la grande sorpresa del Ct. Modulo troppo sbilanciato. D’accordo che non bisogna lasciare il pallino del gioco al Belgio altrimenti ti fanno a fette, ma neanche si può giocare con 4 punte la partita d’esordio, oltretutto con la squadra più forte del girone e dunque con due risultati su tre a disposizione. E allora ecco che nelle ultime ore prende sempre più corpo un’Italia avvolta nel 3-5-2 che da sempre per Conte è come la copertina di Linus: calda e rassicurante. Novità? Due probabili ritorni nell’undici titolare, ovvero Eder in attacco e Darmian come esterno. Ma andiamo con ordine e facciamo l’analisi reparto per reparto.

Difesa. In un amen si apre e si chiude la parentesi degli intoccabili. Non ce n’è per nessuno, il blocco Juve composto da Barzagli, Bonucci e Chiellini (più naturalmente Buffon in porta) è intoccabile ed è la colonna portante sulla quale costruire i nostri successi. Poco altro da aggiungere.

Centrocampo. Qui si inizia invece a scoprire qualcosa di interessante. Florenzi era tornato a Roma, giovedì ha assistito alla nascita della sua primogenita Penelope, e ieri mattina si è di nuovo allenato col gruppo. Ma forse ha perso il treno che conduce al magazzino con le 11 maglie titolari, con il laziale Parolo che lo ha scavalcato nelle gerarchie e nel derby tutto romano. Così come De Rossi ha scavalcato Thiago Motta per il ruolo di play davanti alla difesa, il tutto dunque per una centrocampo a dir poco inedito che sarà completato da Giaccherini, arma tattica di cui Conte non si vuole privare. Una novità anche sugli esterni. Perché se nelle ultime ore si era fatta avanti la candidatura di El Shaarawy come esterno di sinistra (provato anche nell’ultimo test di Verona), adesso controsorpasso di Darmian. Che forse darà meno spinta, ma in fase di copertura consente di avere un uomo che può scendere sulla linea dei difensori con naturalezza. Però Conte ha chiesto a Darmian di non restare piantato dietro, vuole che spinga perchè conosce le difficoltà del Belgio che è arrivato in Francia senza terzini di ruolo, eccetto Meunier del Brugge. Sotto questo profilo Candreva (a destra) è una garanzia e può essere l’uomo che spacca la difesa del Belgio.

L’attacco. Ed eccoci al reparto che più preoccupa. Se siamo arrivati alla vigilia della prima partita dell’Europeo col dubbio di chi giocherà, vuol dire che il valore dei 5 attaccanti è molto livellato. E purtroppo non verso l’alto. La coppia che dovrebbe scendere in campo contro il Belgio è Pellé-Eder, due elementi che hanno già giocato insieme e sembrano tatticamente ben integrarsi, soprattutto grazie a Eder che sa giocare sia da seconda punta che a fianco del pivot. Sembrava che fosse Zaza il prescelto per giocare vicino a Pellé, ma nelle ultime sedute Conte ha provato appunto Eder. In questo momento Immobile e Insigne sono quelli che hanno meno chance di giocare, soprattutto Insigne che ormai nel Napoli ha trovato la sua dimensione nel 4-3-3 e sembra aver perso un po’ la bussola quando deve partire dal centro.

La formazione. Ricapitolando. Probabile che Conte schieri un 3-5-2 con Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreava, Parolo, De Rossi, Giaccherini, Darmian; Eder Pellè.

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